> > Gaza City sotto attacco: il conflitto si intensifica

Gaza City sotto attacco: il conflitto si intensifica

gaza city sotto attacco il conflitto si intensifica python 1757923949

La situazione a Gaza City peggiora rapidamente con bombardamenti incessanti e una crisi umanitaria in espansione.

Gaza City è attualmente teatro di un’intensa escalation militare. L’esercito israeliano sta intensificando i bombardamenti su edifici residenziali e campi profughi, costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire. Nella mattinata di oggi, attacchi aerei hanno portato alla morte di almeno venti persone, tra cui diversi bambini, nel campo di al-Mawasi e in abitazioni situate in Al-Jalaa Street.

I feriti continuano a salire, con segnalazioni di gravi danni nel quartiere di Remal. La situazione è ulteriormente aggravata dai pesanti bombardamenti registrati a Shujayea, a ovest della città.

La crisi umanitaria si aggrava

Secondo fonti militari, i carri armati israeliani stanno posizionandosi attorno a Gaza City, pronti a lanciare un assalto finale. Questo contesto bellico è accompagnato da una crescente crisi umanitaria, con oltre 420 morti per fame e migliaia di persone che cercano rifugio. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha denunciato che gli attacchi aerei si concentrano su edifici residenziali, colpendo la popolazione civile. Solo nella giornata di ieri, almeno sedici edifici sono stati distrutti. Attualmente, a Gaza City risiedono circa 900.000 persone, ma il numero sta diminuendo rapidamente, con oltre 300.000 sfollati che si dirigono verso sud.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha definito Gaza City una «torre di carte» e ha condiviso video delle distruzioni causate dagli attacchi, affermando che «lo skyline di Gaza sta cambiando». I bombardamenti hanno colpito anche installazioni umanitarie; l’UNRWA ha segnalato che dieci delle sue strutture sono state danneggiate, compresi sette scuole e due cliniche, attualmente utilizzate come rifugi per sfollati. Inoltre, l’agenzia ha interrotto l’assistenza sanitaria nel campo di Beach, lasciando migliaia di persone senza cure.

Visite diplomatiche e risposte internazionali

In questo contesto di crisi, il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, si è recato in Israele per discutere il futuro della regione con il primo ministro Benjamin Netanyahu, affrontando la questione degli ostaggi e dell’assistenza umanitaria. Rubio ha sottolineato la necessità di garantire aiuti ai civili e di affrontare la minaccia di Hamas, il cui futuro è legato alla pace nella regione. Netanyahu ha dichiarato che le relazioni tra USA e Israele sono al culmine della loro solidità.

Diversi leader arabo-islamici, tra cui il presidente Mahmoud Abbas, sono attesi a Doha per discutere una risposta ufficiale agli attacchi israeliani. La situazione continua a evolversi rapidamente, con notizie che emergono costantemente su ulteriori attacchi e sfollamenti. Sul posto, confermiamo che la tensione rimane alta e l’incertezza tra la popolazione cresce ogni giorno.