Gianna Nannini zittita e censurata a Matrix, video

Gianna Nannini, ospite a Matrix, viene prontamente zittita dal conduttore Alessio Vinci mentre pone una domanda sulla censura che i tg italiani hanno alzato sulla manifestazione aquilana contro le tasse. Una scena imbarazzante come poche.

matrix alessio vinci 300x228Gianna Nannini, ospite a Matrix, viene prontamente zittita dal conduttore Alessio Vinci mentre pone una domanda sulla censura che i tg italiani hanno alzato sulla manifestazione aquilana contro le tasse.

Una scena imbarazzante come poche.

La Nannini era a Matrix con le Amiche per l’Abruzzo per promuovere il dvd del concerto di San Siro e per fare il punto sulla situazione degli aiuti e della ricostruzoine all’Aquila, ma quando si è giunti a parlare del disinteresse dei telegiornali per il tema delle tasse che i terremotati ora si vedono costretti a pagare, è stato impossibile proseguire per l’intervento del conduttore.

Il problema è sempre il solito. A casa di Berlusconi certe cose di non si possono dire. Sbaglia chi pensa di poter essere ospitato tra le braccia editoriali del premier e poter avere libero diritto di critica o di cronaca.

Di certo bisogna calcolare anche le ragioni collaterali. L’iniziativa delle Amiche per l’Abruzzo, a quanto pare, non ha interessato la Rai e dunque è comprensibile la scelta della rete Mediaset per dare comunque visibilità al progetto.

E’ un circolo vizioso, quello televisivo, che ormai dovrebbe esserci chiaro. La tv di stato, con poche eccezioni, non si interessa a temi e ad approfondimenti che potrebbero essere fastidiosi per qualcuno e che così possono essere trattati dalle televisioni di Berlusconi secondo regole interne. D’altronde, seppure se ne interessasse, il risultato non sarebbe troppo diverso.

Anche con Saviano ci siamo trovati di fronte a questa domanda: è giusto spendersi all’interno delle aziende di Berlusconi per una giusta causa, nonostante evidenti contraddizioni relative alla politica del premier? Pensare di poter esercitare la propria arte liberamente in questi ambienti è frutto dell’ottimismo e della dedizione o dell’opportunismo economico, come vorrebbe qualcuno?