Giappone: il tasso di mortalità per il batterio letale Stss è pari al 30% dei casi

Prosegue l'allerta in Giappone per il moltiplicarsi di infezioni del batterio letale: il tasso di mortalità coinvolge circa il 30% dei casi

Il governo di Tokyo ha emesso un avvertimento per la crescita di casi e della percentuale di morte per il batterio letale Stss, shock tossico streptococcico.

La situazione in Giappone a causa del batterio letale: ecco cosa sta succedendo

L’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive (Niid) rivela che lo scorso anno in Giappone si sono registrati 941 casi di Stss, ma nel 2024 si teme un’ulteriore diffusione del batterio killer. Infatti, al 17 marzo hanno superato più della metà del conteggio dello scorso anno con un numero totale di 517 contagi.

La popolazione a rischio in Giappone per il batterio letale

Anche se si teme soprattutto per le condizioni degli anziani, attualmente la maggior parte dei pazienti colpiti da Stss risulta nella fascia di età compresa tra 30 e 50 anni. Alto il tasso di mortalità, se si pensa che delle 65 persone sotto i 50 anni infettate tra luglio e dicembre 2023, poco meno di un terzo, per la precisione 21, sono morte.

L’infezione, causata dal batterio chiamato streptococco di gruppo A, può portare a necrosi dei tessuti connettivi che ricoprono i muscoli.

Il tasso di mortalità di circa il 30% degli individui infettati nel 2023, “un tasso estremamente alto”, hanno riferito gli esperti, sottolineando che lo scorso anno Tokyo ha riportato un totale di 42 decessi legati alle infezioni.

Le modalità di contagio di questo batterio letale in Giappone

Lo streptococco di gruppo A si trasmette attraverso le goccioline respiratorie e il contatto diretto. Ma il contagio può avvenire anche attraverso ferite alle mani o ai piedi.

Per prevenire il contagio si può solo cercare di prestare attenzione a poche e semplici regole, ovvero lavarsi spesso le mani, evitare il contatto con persone infette e coprirsi bocca e naso in caso di tosse o starnuti.