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Neonati uccisi e nascosti in un armadio: giovane madre arrestata a Reggio Calabria

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Giovane madre arrestata a Reggio Calabria: accusata di aver soffocato e ucciso i propri neonati e nascosto i loro corpi in un armadio.

La vicenda di Reggio Calabria porta alla luce un episodio di estrema gravità: una giovane madre è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i due figli appena partoriti e di averne nascosto i corpi in un armadio di casa. Le indagini, avviate dopo il ritrovamento dei corpicini, hanno ricostruito dettagli inquietanti sui momenti immediatamente precedenti alla morte dei bambini e sui rapporti tra la madre e il fidanzato, rivelando un quadro di isolamento, conflitti interni e silenzi che hanno reso possibile un epilogo così drammatico.

Giovane madre uccide i figli e li nasconde nell’armadio: le indagini e la versione dei genitori

I familiari della giovane avrebbero dichiarato di non essere stati a conoscenza della gravidanza né dell’accaduto. Tuttavia, è emerso che la giovane era stata ricoverata poco prima del ritrovamento dei neonati al G.O.M. di Reggio Calabria per una forte emorragia, lamentando solo un generico malessere e negando di essere incinta.

Ulteriori elementi sono emersi dall’analisi dei messaggi tra la donna e il fidanzato, indagato per favoreggiamento personale: dalle conversazioni risulterebbero dissapori già nel 2022 riguardo alla decisione di tenere o meno un figlio, culminati in un presunto parto e nella soppressione di un altro neonato.

Durante l’operazione, la Squadra Mobile ha eseguito perquisizioni negli immobili della giovane madre e del fidanzato, estese a cortili, giardini e terreni nella loro disponibilità o in quella dei parenti, con l’ausilio di unità cinofile specializzate e georadar, finalizzate a rinvenire eventuali altri resti umani riconducibili al bambino o alla bambina partorita nel 2022.

Giovane madre uccide i figli e li nasconde nell’armadio, scatta l’arresto

La giovane di Reggio Calabria è stata sottoposta a fermo nella mattinata di giovedì 9 ottobre dalla Squadra Mobile, con l’applicazione del braccialetto elettronico su disposizione del Gip, su richiesta della Procura. Le autorità hanno accusato la donna di aver ucciso per soffocamento i due neonati appena partoriti e di averne occultato i corpi all’interno di un armadio, avvolti in coperte.

Le indagini erano iniziate nel luglio dello scorso anno, quando i genitori della donna avevano trovato i corpicini dei due bambini in un armadio nella loro abitazione di Pellaro. L’analisi dei sistemi di videosorveglianza ha rilevato come la giovane fosse sola in casa tra le 19 e le 20.30 dell’8 luglio, presunto momento del parto e della morte dei neonati. Gli accertamenti biologici effettuati sul materiale organico, incluso quello raccolto durante un raschiamento al Policlinico di Messina, hanno confermato che i neonati erano nati vivi.

L’attività investigativa ha così ricostruito un quadro indiziario che ha portato all’emissione della misura cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti della madre.