Roma, 3 set. (askanews) – “Le barche dall’Italia partiranno, invece che il 4 settembre, il 7 settembre, perché le barche spagnole sono in ritardo, così ci potremo riunire insieme in un punto di incontro e da lì navigare insieme per raggiungere le acque di fronte alla Striscia di Gaza, che sono a sovranità palestinese”. Lo ha detto, in una conferenza stampa nella Sala Caduti di Nassirya al Senato, Maria Elena Delia, insegnante di fisica e matematica e referente nazionale della Global Sumud Flotilla.
“Abbiamo già avuto la visita di droni stanotte, sulle barche spagnole”, ha dichiarato sottolineando che “non sono stati identificati, non sappiamo da dove siano arrivati, ma c’erano”.
“Ci aspettiamo i droni, un blocco, un’intercettazione, ci aspettiamo di essere abbordati, rapiti. Dal nostro punto di vista quello che per loro è un arresto per noi si tratta di un rapimento in acque internazionali”, ha ribadito Delia, “lo Stato italiano si renda conto che nel momento in cui ai suoi cittadini dovesse capitare qualcosa del genere non sono i suoi cittadini che hanno commesso un reato, ma il governo israeliano: quindi, ci aspettiamo di essere tutelati e protetti dallo Stato italiano”.