Shock in sala stampa di Mondiali in Qatar 2022, dove nelle scorse ore è giunta la notizia della morte improvvisa e prematura di Grant Wahl, uno dei giornalisti USA in missione nel Paese mediorientale.
Non si tratta di un personaggio qualunque, bensì di un reporter che nei giorni scorsi ha sfidato il regime ultraconservatore del Paese indossando una maglietta rainbow a supporto della comunità LGBT, i cui diritti in Qatar, com’è noto, vengono quotidianamente calpestati.
Morto Grant Wahl: cos’è successo
Wahl aveva soltanto 48 anni e in base alle prime informazioni provenienti dal Qatar si sarebbe spento per un attacco di cuore.
Al giornalista lo scorso 21 novembre era stata negata l’entrata allo stadio prima della partita inaugurale dei suoi Stati Uniti ai Mondiali in Qatar.
Il motivo era proprio quella t-shirt rainbow sfoggiata proprio come sfida alle autorità locali.
In un comunicato rilasciato da parte del suo agent Tim Scanlan si legge:
L’intera famiglia del calcio statunitense ha il cuore spezzato nell’apprendere che abbiamo perso Grant Wahl. Gli appassionati di calcio e di giornalismo di altissima qualità sapevano che avremmo sempre potuto contare su di lui», conclude la nota. Sul suo podcast la scorsa settimana aveva dichiarato di avere la bronchite.
Parla il fratello: “Grant è stato ucciso”
A poche ore dal tragico evento, il fratello del giornalista, Eric, ha parlato via social pubblicando un video dove ha dichiarato di essere gay e, di conseguenza, di essere stato il motivo per cui Grant Wahl aveva indossato quella maglietta. Eric Wahl sostiene che il fratello fosse in salute e che nei giorni scorsi avesse ricevuto minacce di morte. “Mio fratello è stato ucciso!” ha dichiarato l’uomo, in lacrime.
Absolutely bone chilling stuff
Soccer journalist Grant Wahl who was kicked out of a stadium in QATAR for this shirt has reportedly collapsed and passed away during the Argentina game today
His brother says on Instagram that Grant was fully healthy & believes there’s foul play pic.twitter.com/t47C2XfuVl
— JACK SETTLEMAN (@jacksettleman) December 10, 2022