Hawaii, l'eruzione del vulcano travolge 30 case

Lava e residui di cenere sono schizzati a oltre 70 metri di altezza, mentre interi rivi di magma hanno distrutto case e foreste circostanti.

Nella più grande delle isole delle Hawaii si è aperta una nuova spaccatura nella terra.

Lava e residui di cenere sono schizzati a oltre 70 metri di altezza, mentre interi rivi di magma hanno distrutto case e foreste circostanti. Circa 2000 persone sono state evacuate dalla zona, anche per l’alta concentrazione di anidride solforosa che risulta pericolosa per l’uomo. Fino a ora, la lava ha già inghiottito 30 abitazioni, ma non si segnalano per il momento morti o feriti.

Emergenza alle Hawaii

L’emergenza resta in ogni caso ancora attiva, dopo che nei giorni scorsi si è verificato anche un violento terremoto di magnitudo 6.9. Si tratta del più forte registrato dal 1975. Gli abitanti di Big Island, ossia l’isola colpita, rimangono per il momento in stato di allerta, anche se per ora i movimenti non si registra nessun allarme tsunami. “Vedremo cosa Pele decide di fare, incrociamo le dita”.

Così commentano riferendosi alla divinità hawaiana che, stando alla leggenda, viveva sulla cima del vulcano Kilauea. Per placare la terribile corsa della lava, molti cittadini hanno lasciato sul percorso delle piantine sacre. Si tratta nello specifico della pianta Cordyline fruticosa, detta anche Ti o Tiplant o Hawaiian Good Luck Plant, che viene offerta in dono alla divinità.

“Fino a che non sarà rilevato un fermo dei movimenti della terra, è probabile che l’attività vulcanica andrà avanti”. Così ha reso noto Tina Neal, scienziata del USGS Hawaii Volcano Observatory. Il Kilauea è uno dei vulcani più attivi del mondo, uno dei cinque presenti sull’isola hawaiana. Le sue colate laviche fino a questo momento hanno coperto un’area pari a oltre 120 km quadrati. Secondo gli scienziati è quasi del tutto impossibile prevedere quanto durerà l’eruzione.