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Il museo olimpico di Colorado Springs, città rinata a cinque cerchi

Colorado Springs (Colorado), 12 giu. (askanews) – È un museo di grande impatto emozionale, oltre che unico ed estremamente moderno lo U.S. Olympic & Paralympic Museum di Colorado Springs, città americana nata sotto il segno della febbre dell’oro e rinata sotto quello dei cinque cerchi olimpici. Nel 1978, infatti il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti d’America (USOPC) da New York si trasferì a Colorado Springs e da allora la città è l’orgogliosa sede del Team USA.

Il museo, nella sua unicità, è di grande interesse anche per i visitatori che arrivano dall’Europa: un vero training di valori ed emozioni in vista dei Giochi di Milano-Cortina 2026. Nella collezione tutte le torce olimpiche a partire da Berlino 1936 e le medaglie: da Atene 1896, I edizione dei Giochi olimpici moderni tenuta in Grecia.

Se si è in cerca di memorabilia, da non mancare fra gli altri un particolarissimo libretto che risale a quando la squadra olimpica statunitense del 1936 volò da New York ad Amburgo, in Germania: a bordo l’allora dodicenne Lewis Stein sfruttò al meglio il suo tempo, ottenendo autografi da Jesse Owens e da altri 15 olimpionici.

O ancora la canottiera che nel mezzo delle tensioni della Guerra Fredda, Joan Lind (Stati Uniti, argento) e Christine Scheiblich (Germania Est, oro) si scambiarono segretamente in segno di rispetto reciproco ai Giochi Olimpici di Montreal 1976: questa storia come altre ha un finale commovente, tutto da scoprire a Colorado Springs.

Il museo è una delle mete consigliate da Brand Usa, Visit Colorado e Visit Colorado Springs.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio e immagini di askanews