Brasilia, 3 set. (askanews) – Il fatto che Jair Bolsonaro abbia discusso con i vertici dell’esercito un “documento che formalizzava un colpo di Stato” dimostra il “processo penale”, ha affermato il Procuratore Generale Paulo Gonet mentre il processo all’ex presidente brasiliano entra nella sua fase finale. Il leader di estrema destra rischia fino a 43 anni di carcere per aver, secondo l’accusa, cercato di “mantenere autoritariamente il potere” dopo la sconfitta contro l’attuale presidente di sinistra Luiz Inàcio Lula da Silva alle elezioni del 2022.
Insieme ai suoi sette coimputati, tra cui diversi ex ministri e alti ufficiali militari, l’ex presidente conoscerà il verdetto entro il 12 settembre.