In Nuoro, questa sera, una moltitudine di individui si è unita in una processione a lume di torcia, tenuta in solidarietà per le vittime di un orrendo omicidio familiare avvenuto lo scorso mercoledì. Roberto Gleboni, un operaio forestale di 52 anni, ha preso la sua pistola semiautomatica 7.65 e ha freddamente sparato alla testa di sua moglie Giuseppina Massetti, di 43 anni, dei loro figli Martina e Francesco, di 24 e 10 anni, e infine del loro vicino di casa, Paolo Sanna, un uomo di 69 anni che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La processione, che contava tra i suoi partecipanti anziani, famiglie, giovani e anche Alessandra Todde, la presidente della Regione Sardegna nativa di Nuoro, ha iniziato con un momento di preghiera fuori dalla casa del massacro in via Ichnusa. Successivamente, il corteo si è mosso silenziosamente attraverso le vie della città, fino a raggiungere la piazza Santa Maria della Neve, di fronte alla cattedrale. Qui, la folla ha depositato fiori e ha espresso la propria commozione, ascoltando poesie e messaggi, alcuni dei quali in sardo, e riflettendo insieme al parroco prima dell’inizio del servizio religioso. Il parroco ha sottolineato in particolare l’importanza di questa sosta di fronte alla chiesa della Madonna delle Grazie, ricordando alla folla come anche Maria ha vissuto la perdita violenta di un figlio.