L’onorevole Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha presentato le principali innovazioni per il nuovo anno scolastico a Tgcom24, augurando buona fortuna a studenti, famiglie, insegnanti e tutto il personale scolastico. “Abbiamo progettato molte modifiche, l’essenziale è la riforma dell’insegnamento tecnico-professionale, il quale indirizzerà più velocemente i giovani verso il lavoro”, inizia così il Ministro. Si tratta di un sistema chiamato 4+2, che contempla un ciclo di quattro anni basato sulla qualità dell’insegnamento tecnico piuttosto che sulla quantità, con un solido legame con l’industria e le aziende, fomentando una maggiore internazionalizzazione e rinforzando materie come italiano, matematica e inglese, dove tradizionalmente gli studenti delle scuole tecniche mostrano rendimenti inferiori rispetto a quelli dei licei.
“Questa è una riforma in linea con le migliori pratiche europee”, spiega il Ministro. “È stato discusso anche al G7 e posso confermare che tutti i governi dei principali paesi occidentali sostengono questo approccio verso l’industria. Infatti, esiste anche l’opportunità per manager, tecnici, professionisti e imprenditori di insegnare a scuola per portarvi una visione più pratica. Vogliamo favorire un maggiore legame tra scuola e lavoro. Ci sono un milione di posti di lavoro disponibili nelle aziende: questa percezione moderna dell’educazione non è più rivoluzionata nella storia passata”.
Valditara sostiene che si è anticipato il problema dei telefoni cellulari, con un divieto di utilizzo fino alla terza media, per mitigare gli effetti negativi che essi comportano per i giovani e l’educazione, come le dipendenze e le distrazioni. Tuttavia, ha un’opinione diversa sull’intelligenza artificiale e l’uso di programmi su computer o tablet. Assistenti virtuali possono migliorare l’apprendimento e aiutare gli insegnanti a offrire un insegnamento più personalizzato. Il progetto inizierà in 4 regioni (Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia) prima di essere esteso a livello nazionale.
Valditara evidenzia inoltre che con la riforma del voto in condotta, che sarà presto approvata definitivamente, si ridarà autorità ai docenti e si ristabilirà una cultura di rispetto e responsabilità individuale nelle scuole. Questo metterà al centro il comportamento. Inoltre, chi offende un compagno oppure un insegnante non sarà semplicemente sospeso, ma parteciperà a un percorso di cittadinanza solidale, lavorando per alcuni giorni in una mensa, un ospedale o una Rsa.
Valditara tocca anche il tema delle sanzioni contro atti di violenza nei confronti dei docenti. Anche se non si tratta di sanzioni penali, sono state proposte multe pecuniarie fino a 10mila euro. Infine, una difesa legale sarà fornita dallo stato per il personale scolastico, un servizio già a disposizione dei dipendenti pubblici.
“Il ministro ha concluso che le recenti linee guida approvate per l’Educazione Civica si concentrano sulla valorizzazione dell’individuo e sui principi fondamentali della Costituzione. Questo ha lo scopo di favorire l’integrazione degli studenti stranieri. Sto impegnando tutte le mie energie per rinvigorire lo spirito di entusiasmo tra i giovani che lottano con problemi psicologici, valorizzando i loro talenti e offrendo loro un futuro stabile. Questo rafforza la loro determinazione a costruire una vita migliore. Attraverso questo approccio possiamo combattere la depressione e la dispersione scolastica, restituendo la fiducia ai nostri ragazzi.”