In Vaticano abolito l’obbligo di Green Pass per Stato e Curia

Il cardinale Parolin ha esteso agli organismi della Santa Sede quanto già stabilito il 25 maggio, perciò in Vaticano via all’obbligo di Green Pass

È ufficiale, in Vaticano è stato abolito l’obbligo di Green Pass per Stato e Curia, mentre la regola resterà in vigore per il personale deputato a sicurezza, soccorso, sanità, difesa e protezione civile.

Le  nuove disposizioni in Vaticano sono la conseguenza normativa dell’attenuarsi dell’emergenza Covid. Ecco perché con un un decreto generale del primo giugno che salvo nuove circostanze e determinazioni sarà valido fino alla giornata del 30 settembre si è deciso di “togliere” il Green pass. 

Vaticano, via l’obbligo di Green Pass

Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha infatti esteso agli organismi della Santa Sede quanto già stabilito il 25 maggio scorso da una specifica ordinanza del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato di Città del Vaticano in ordine alla fine dell’obbligo delle certificazione verde.

Il decreto dispone che “per l’ingresso nei Dicasteri e negli Organismi ed Uffici della Curia Romana e nelle Istituzioni Collegate con la Santa Sede non è più necessario il possesso delle certificazioni sanitarie”, quelle che la Pontificia Commissione aveva richiesto con l’ordinanza del 18 settembre 2021

Dove servirà ancora quello rafforzato

Attenzione, l’obbligo del cosiddetto “Green Pass rafforzato”  permane, però, per tutto il personale che “svolge, a qualsiasi titolo, attività sanitaria, attività di sicurezza, soccorso pubblico e protezione civile (Direzione di Sicurezza e Protezione Civile) e funzioni di difesa (Corpo della Guardia Svizzera Pontificia)”.

Ovviamente viene ancora fortemente raccomandato l’uso delle mascherine al chiuso.