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Grosseto, disabile in sedia a rotella investito da un'auto: la polizia lo multa perché non era sul marciapiede

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Andrea Canessa, 40 anni tetraplegico, si è visto arrivare a casa una multa di 42 euro, dopo essere stato travolto da un pirata della strada.

Dopo essere stato investito da un’auto, un uomo disabile di 40 anni si è visto recapitare una multa di 42 euro perché non era sul marciapiede. Il tutto è successo a Grosseto, i dettagli.

Grosseto, disabile in sedia a rotelle investito da un’auto

Andrea Canessa, 40enne tetraplegico, lo scorso 24 di luglio si trovava in strada a Grosseto con la sedia a rotelle semi-elettrica, quando è stato investito da un pirata della strada.

Andrea è stato scaraventato sull’asfalto, mentre il conducente dell’auto ha proseguito la sua corsa senza fermarsi. Il 40enne è stato poi soccorso da un altro automobilista e, per fortuna, non ha riportato conseguenze gravi anche se, come ha raccontato al Corriere della Sera:le conseguenze fisiche non sono state gravi ma i dolori persistono. A malapena riesco a sollevare le braccia. La mia mobilità, già ridotta, è peggiorata.” Il pirata della strada è stato poi rintracciando 15 giorni dopo, ma ha dichiarato di non essersi accorto dell’impatto. La sorpresa, però, Andrea l’ha avuta due mesi dopo, quando gli è arrivata una multa da pagare perché non era sul marciapiede.

Investito disabile in sedia a rotelle: multato dalla polizia perché “non era sul marciapiede”

Il 40enne disabile investito da un’auto a Grosseto si è visto poi recapitare a casa una multa di 42 euro. Secondo gli agenti della Polizia, Andrea Canessa avrebbe infatti “violato l’articolo 190/1-10, poiché in qualità di pedone su sedia rotelle elettrica circolava sulla carreggiata di via Giusti, nonostante l’esistenza del marciapiedi munito anche degli scivoli per salita e discesa.” Al Corriere della Sera, Andrea ha detto che “ero sulla strada ma solo perché sul marciapiede con la carrozzina non riuscivo a passare. Quel marciapiede di certo non è facilmente percorribile, dato che, tra i tombini e l’assenza degli scivoli in discesa, assomiglia di più a una montagna russa. Poco male se uno nelle mie condizioni rischia di rovesciarsi a terra.”