Isolata una variante aggressiva dell’influenza suina

Quattro mutazioni sequenziate l'avrebbero resa ben più pericolosa della versione di 13 anni fa: isolata una variante aggressiva dell’influenza suina

Negli Usa è stata pubblicata la notizia ufficiale per cui è stata isolata una variante aggressiva dell’influenza suina: ricercatori cinesi coordinati dalla Chinese Academy of Agricultural Sciences individuano una forma del virus H1N1 più severa di quello che colpì nel 2009 e la scoperta è stata illustrata sulle pagine della rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas). 

Una variante aggressiva dell’influenza suina

Non sono ricordi poi tanto sbiaditi: il  virus H1N1aveva innescato la pandemia del 2009, un evento sanitario globale che non ebbe molta eco e conseguenze massive proprio in virtù delle “caratteristiche poco virulente” del patogeno. Ebbene, quel patogeno adesso sarebbe diventato molto più virulento: il team ha identificato una versione del virus H1N1 ribattezzata LN265

“Letale per i topi e trasmissibile ai furetti”

Ecco, dopo uno studio ufficiale quella variante si è dimostrata “letale nei topi e capace di trasmettersi facilmente nei furetti”.

Ma da cose deriverebbe la sopravvenuta acquisizione di queste caratteristiche? I ricercatori hanno individuato ben quattro mutazioni nel gene della polimerasi acida (PA). Hanno spiegato gli esperti: “Il nostro studio dimostra che il virus dell’influenza suina euroasiatico H1N1 è diventato patogeno e trasmissibile nei furetti acquisendo mutazioni chiave nella PA e fornisce importanti spunti per il monitoraggio di ceppi con potenziale pandemico”.