Un vasto incendio scoppiato nei boschi a ovest di Gerusalemme ha spinto il ministro della Difesa di Israele, Katz, a dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Le fiamme, sospinte dal vento e dalle alte temperature, hanno costretto le autorità a chiudere l’autostrada principale verso Tel Aviv. Nel frattempo, Hamas ha commentato l’accaduto con toni che hanno suscitato forti reazioni.
Israele brucia, dichiarata l’emergenza nazionale per gli incendi
In Israele è stata dichiarata l’emergenza nazionale a causa di un vasto incendio scoppiato nelle aree boschive a ovest di Gerusalemme. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno rapidamente raggiunto zone abitate, costringendo le autorità a chiudere la principale arteria stradale che collega Gerusalemme a Tel Aviv. Decine di residenti sono stati evacuati per precauzione lungo il tragitto, mentre scene di panico si sono verificate quando numerosi automobilisti hanno abbandonato i veicoli in strada per mettersi in salvo, circondati da dense colonne di fumo.
Le operazioni di contenimento vedono coinvolti anche l’esercito israeliano, mobilitato a sostegno dei vigili del fuoco già al lavoro sul fronte delle fiamme. Secondo l’MDA (Magen David Adom), sedici persone sono state ricoverate con sintomi da inalazione di fumo, mentre il livello di allerta è stato innalzato al massimo grado. Particolarmente colpita l’area compresa tra Latrun e Beit Shemesh, dove elicotteri antincendio stanno operando incessantemente per cercare di arginare l’avanzata del fuoco.
Nel frattempo, la sicurezza interna è in stato di massima allerta: l’agenzia Shin Bet ha avviato un’indagine congiunta con la polizia per chiarire le cause dei roghi. Alcuni focolai, secondo le prime ipotesi, potrebbero essere stati appiccati intenzionalmente, aprendo lo scenario dell’incendio doloso. Le autorità stanno cercando di rintracciare eventuali responsabili.
A sorpresa, anche l’Autorità Nazionale Palestinese ha offerto supporto, proponendo l’invio di proprie squadre antincendio per aiutare a domare i roghi nei pressi della capitale. Una mossa che aggiunge un elemento inaspettato a una situazione già carica di tensione e rischi umanitari, con centinaia di civili ancora minacciati dal fuoco.
Israele brucia, dichiarata l’emergenza nazionale per gli incendi: la reazione di Hamas
In un messaggio diffuso sul proprio canale Telegram, Hamas ha esortato la popolazione palestinese ad appiccare incendi nei boschi, nelle foreste e nelle abitazioni dei coloni israeliani, incitando a colpire ovunque possibile. Il gruppo ha fatto riferimento in particolare ai giovani della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e delle comunità arabe all’interno di Israele, lodando le recenti azioni violente, come il rogo di automobili, e affermando che Gaza attende una risposta vendicativa da parte di coloro che definisce “i liberi”.
Poco prima, anche il canale Telegram affiliato alla Jenin News Network aveva lanciato un appello simile, incitando i palestinesi a prendere di mira le aree boschive nei pressi degli insediamenti israeliani:
“La benzina e una scintilla possono trasformare un’entità in un inferno di fuoco. Gli insediamenti e le loro foreste sono il tuo obiettivo”.