Israele e il piano per gli sfollati di Rafah: tendopoli sulla spiaggia di Gaza

Netanyahu ha recentemente condiviso un piano per aiutare gli sfollati di Rafah e la soluzione è quella di creare una tendopoli sulla spiaggia di Gaza.

Si fa sempre più incandescente la situazione a Rafah, dopo aver annunciato l’intenzione di attaccare la città, Israele avrebbe già dato il via ad alcuni attacchi aerei nella notte tra domenica e lunedì, causando più di settanta morti.

Proprio per evitare il conteggio delle vittime, Netanyahu ha rivelato il suo piano per le persone che abbandoneranno Rafah: creare una tendopoli sulla spiaggia di Gaza.

Un piano che prevede l’aiuto dell’Egitto

Quindici tendopoli da venticinquemila tende ciascuna, un campo che parte da al Mawasi, all’altezza di Khan Yunis, e arriva fino al porticciolo di Gaza City. Questo è il piano progettato dal governo israeliano per dare una mano alle persone che stanno fuggendo da Rafah.

Il tutto è stato rivelato dal Wall Street Journal che aggiunge come tale idea prevede anche il supporto dell’Egitto che si dovrebbe occupare di costruire e gestire le suddette tendopoli.

A mettere mano al portafoglio, tramite i finanziamenti, ci penserebbero invece altri stati, tra cui gli Stati Uniti ed alcuni governi arabi alleati. Questa è la risposta di Netanyahu alla richiesta di Biden di trovare un piano realizzabile per spostare un milione e mezzo di civili via da Rafah prima dell’attacco delle forze israeliane.

Israele non demorde

A quanto pare il governo israeliano non sembra intenzionato a fare marcia indietro, ritenendo l’assalto a Rafah assolutamente essenziale per eliminare gli ultimi battaglioni di Hamas, almeno questo è quanto dichiarato da Netanyahu in persona. Ma non è l’unico a pensarla così, anche il ministro Benny Gantz ha sottolineato che è fuori discussione che l’invasione avverrà.

Anche se Israele vede quasi necessario questo attacco, i suoi interlocutori internazionali avvertono invece che l’assalto altro non farebbe che creare una nuova strage umanitaria con un alto numero di vittime civili.

Non aiuta poi il fatto che, almeno per il momento, il piano suggerito ha ancora diversi dubbi da chiarire.

Anche il luogo scelto per creare le tendopoli non sembra proprio adatto, soprattutto considerando il grosso numero di persone che dovrebbe teoricamente ospitare. Inoltre, come se non bastasse, non è ancora del tutto chiaro il ruolo dell’Egitto per quanto riguarda la costruzione delle tendopoli. In ultima analisi, sul progetto di Israele ci sono ancora troppi interrogativi.