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Kallas invita Israele a indagare dopo sugli spari contro i diplomatici

Roma, 21 mag. (askanews) – Kaja Kallas, capo della diplomazia dell’Unione Europea, ha chiesto a Israele di indagare sull’incidente di oggi, in cui una delegazione diplomatica arabo-europea si è trovata sotto il fuoco di avvertimento delle Idf (Forze di Difesa israeliane) durante una visita a Jenin, in Cisgiordania.

“Invitiamo senza dubbio Israele a indagare su questo incidente e a chiamare i responsabili a risponderne”, ha affermato Kallas quando gli è stata chiesta una spiegazione della questione durante una conferenza stampa tra Ue e Unione Africana.

“Qualsiasi minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile.

Israele è anche firmatario della Convenzione di Vienna, che prevede l’obbligo di garantire la sicurezza di tutti i diplomatici stranieri”, ha aggiunto. Un funzionario diplomatico occidentale, il cui Paese era rappresentato nella delegazione, ha definito l’evento “un incidente grave al quale reagiremo”.

“Non si tratta di un inconveniente”, ha affermato il funzionario, rispondendo alle scuse trasmesse dalle Idf in seguito all’evento, in cui l’esercito ha affermato di “rammaricarsi per l’inconveniente causato” ai diplomatici stranieri.

“Si tratta di un incidente grave al quale reagiremo in modo appropriato, dopo aver consultato i nostri partner”, ha affermato il funzionario. Le Idf hanno affermato che i soldati hanno sparato colpi di avvertimento dopo che il gruppo non ha seguito il percorso approvato, concordato al momento del coordinamento del tour con l’esercito, visto che la zona è una zona di combattimento attiva.