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La Consulta Respinge la Legge sul Terzo Mandato di Fugatti in Trentino

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La decisione della Consulta riguardo al terzo mandato di Fugatti provoca reazioni nel centrodestra, con Fratelli d'Italia che sottolinea l'importanza di rispettare gli accordi.

La recente sentenza della Corte costituzionale ha avuto un impatto significativo sulla politica trentina, bloccando la legge che avrebbe consentito al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, di candidarsi per un terzo mandato. Questa decisione ha suscitato reazioni nel centrodestra, in particolare tra i membri della Lega e di Fratelli d’Italia.

Il contesto della decisione della Consulta

La legge in questione, approvata a maggio, prevedeva la possibilità di un terzo mandato consecutivo per il governatore leghista, ma è stata impugnata dal Consiglio dei ministri, ricevendo una netta opposizione dalla Lega. La Corte ha stabilito che il divieto di un terzo mandato è un principio generale che si applica anche alle autonomie speciali, come quella trentina.

Le reazioni immediate

Fugatti ha scelto di mantenere un profilo basso, dichiarando che si attende il testo della sentenza per analizzarne le motivazioni. Tuttavia, Fratelli d’Italia ha colto l’occasione per rivendicare il rispetto degli accordi elettorali, sottolineando che la decisione della Consulta deve portare a una riflessione sul ruolo strategico che FdI ricopre nella coalizione.

Tensioni interne al centrodestra

Il contrasto tra Lega e Fratelli d’Italia è emerso in modo chiaro dopo la decisione del governo di impugnare la legge. Infatti, Fugatti ha successivamente revocato alcune competenze e la vicepresidenza della Provincia a Francesca Gerosa di FdI. Urzì, coordinatore regionale di FdI, ha sottolineato che la Corte ha portato chiarezza, e ora FdI si propone come perno della coalizione in Trentino.

Le posizioni dei leader politici

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha commentato la situazione dichiarando che la sua proposta di consentire un terzo mandato è stata bocciata dal Parlamento in più occasioni. “Credo che i cittadini debbano avere la possibilità di scegliere”, ha affermato. Anche Luca Zaia, presidente del Veneto, ha sottolineato che il Parlamento dovrebbe riconsiderare la legge alla luce della sentenza, evidenziando che l’attuale situazione rappresenta un’anomalia nel contesto democratico.

Prospettive future per il centrodestra

La sentenza della Consulta ha non solo bloccato il terzo mandato di Fugatti, ma ha aperto un dibattito più ampio sulla governance nelle province autonome. Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, ha suggerito che esistono margini per un accordo politico, auspicando la possibilità di modifiche legislative in un clima post-elettorale più sereno. “È fondamentale che non sia il governo a decidere, ma il Parlamento”, ha dichiarato.

Il futuro di Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia intende consolidare la propria posizione all’interno della coalizione. Urzì ha affermato che il partito è pronto a lavorare affinché gli accordi vengano rispettati e che i cittadini possano contare su una rappresentanza forte e coesa. La situazione attuale, sebbene complessa, potrebbe rappresentare un’opportunità per ridefinire gli equilibri interni del centrodestra.