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Di recente, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha reso noto di aver individuato e tenuto sotto sorveglianza un’imbarcazione di intelligence russa al largo delle coste hawaiane. Questo avvenimento si è verificato verso la fine del mese scorso e ha sollevato interrogativi riguardo alle operazioni di monitoraggio nelle acque internazionali.
Dettagli dell’operazione di monitoraggio
Il 29 ottobre, i membri della Guardia Costiera hanno effettuato un volo di sorveglianza utilizzando un aereo da pattugliamento e una piccola imbarcazione, per garantire un’approccio sicuro e professionale nei confronti della nave russa Kareliya. Questo vascello operava a circa 15 miglia (24 chilometri) a sud dell’isola di Oahu, mantenendosi al di fuori delle acque territoriali statunitensi, che si estendono per 12 miglia dalla costa, secondo il diritto internazionale.
Il ruolo della Guardia Costiera
In una dichiarazione ufficiale, la Guardia Costiera ha sottolineato che le sue operazioni sono condotte in conformità con le normative internazionali. Il personale è impegnato a monitorare le attività della nave russa per garantire la sicurezza marittima delle imbarcazioni statunitensi in transito nella zona e per sostenere gli sforzi di difesa del territorio nazionale. Il capitano Matthew Chong, che ricopre il ruolo di responsabile delle operazioni per il Distretto Oceania della Guardia Costiera, ha dichiarato che questo tipo di monitoraggio è una prassi comune e viene effettuato in collaborazione con altre agenzie governative e militari statunitensi.
Il Kareliya, parte della flotta russa di sei navi di intelligence di classe Vishnya, appartiene alla Flotta del Pacifico della Marina russa. Questa nave è stata avvistata in precedenti occasioni, tra cui vicino all’isola di Kauai e di nuovo nelle vicinanze dell’arcipelago statunitense. Lanciata nel 1986, la Kareliya ha subito un refitting nel 2017, ricevendo aggiornamenti che ne hanno potenziato le capacità operative, come riportato dal noto portale di informazione marittima Maritime Executive.
Risposta della Russia
Fino ad ora, il Ministero della Difesa russo non ha rilasciato alcun commento ufficiale riguardo alle operazioni di monitoraggio effettuate dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti riguardanti la Kareliya. Questo silenzio potrebbe suggerire una strategia di non coinvolgimento diretto nelle questioni di sorveglianza marittima, ma la situazione rimane da osservare.
In conclusione, l’attività della Guardia Costiera americana rappresenta un’importante misura di sicurezza per garantire la protezione delle acque statunitensi e delle imbarcazioni che operano in queste aree. La presenza di navi di intelligence straniere, come la Kareliya, è un tema di costante vigilanza e interesse geopolitico, che richiede un monitoraggio attento e tempestivo.