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La Slovacchia Rifiuta il Sostegno all'Ucraina e Richiama Misure Economiche Urgenti

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Robert Fico critica la priorità concessa all'Ucraina e propone soluzioni economiche alternative.

In un contesto di crescente tensione a livello europeo, il primo ministro slovacco Robert Fico ha recentemente dichiarato la sua intenzione di opporsi a qualsiasi iniziativa che preveda un ulteriore supporto per l’Ucraina. La sua posizione emerge in vista di un incontro cruciale del Consiglio dell’Unione Europea previsto per il 23 ottobre.

Fico ha espresso il suo disappunto riguardo alla continua attenzione che l’Ucraina riceve, affermando che la Slovacchia desidera spostare il focus verso questioni economiche, in particolare riguardanti i prezzi dell’energia e l’industria automobilistica. La sua critica si basa sull’idea che il blocco europeo dovrebbe dare priorità alla propria competitività economica.

La posizione della Slovacchia sull’Ucraina

Nella sua dichiarazione online, Fico ha rivelato di aver discusso con il presidente del Consiglio europeo, António Costa, prima delle negoziazioni tra i leader dell’UE. Ha minacciato di non sostenere una dichiarazione congiunta se non verranno apportate modifiche significative al documento in fase di elaborazione.

Priorità economiche rispetto al conflitto

Secondo Fico, la questione dell’Ucraina non dovrebbe monopolizzare l’agenda dell’Unione. “Non sono interessato a discutere nuove sanzioni contro la Russia finché non vedo nel documento conclusivo del summit istruzioni politiche chiare per affrontare le crisi nel settore automobilistico e i rincari energetici”, ha dichiarato con fermezza.

Fico ha promesso che il governo slovacco presenterà proposte più concrete rispetto a quelle attualmente incluse nel progetto di conclusioni, cercando di spingere per una riforma che possa avvantaggiare l’economia slovacca.

Contesto delle dichiarazioni

Il progetto di conclusioni, elaborato dai diplomatici prima del vertice, ribadisce il supporto per l’Ucraina di fronte all’invasione russa. Esso sottolinea l’importanza di garantire che l’Ucraina possa mantenere la propria resilienza e continui a difendersi contro l’aggressione di Mosca.

Inoltre, il documento si concentra anche sull’importanza della competitività economica, suggerendo che le capitali europee si impegnino in un programma per ridurre la burocrazia e facilitare le operazioni commerciali. Questo approccio mira a creare un ambiente più favorevole per le aziende europee, affrontando direttamente le sfide economiche.

Le posizioni della Slovacchia sulle sanzioni

La Slovacchia ha mostrato una resistenza costante nel supportare un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, ritenendo queste politiche inefficaci per forzare Mosca a ritornare al tavolo delle trattative. In effetti, il paese ha sfruttato una deroga temporanea per intensificare la sua dipendenza dalle forniture energetiche russe, complicando ulteriormente la sua posizione nell’Unione Europea.

Due diplomatici, che hanno richiesto l’anonimato, hanno informato che la Slovacchia ha continuato a esercitare il diritto di veto sul pacchetto di sanzioni più recente contro la Russia, il diciannovesimo da quando la guerra su larga scala è iniziata, nonostante altri stati membri siano vicini a un accordo.

Prospettive future e sfide politiche

Il tema della migrazione sarà un altro argomento chiave durante il summit, poiché i governi europei intensificano la loro lotta contro l’ascesa dei politici di estrema destra. La Commissione europea, nel frattempo, ha chiarito che non intende cedere alle pressioni statunitensi per una revisione delle normative ambientali nel contesto di un accordo commerciale.

Fico ha espresso il suo disappunto riguardo alla continua attenzione che l’Ucraina riceve, affermando che la Slovacchia desidera spostare il focus verso questioni economiche, in particolare riguardanti i prezzi dell’energia e l’industria automobilistica. La sua critica si basa sull’idea che il blocco europeo dovrebbe dare priorità alla propria competitività economica.0