Roma, 13 mag. (askanews) – Una mostra nella galleria Antonacci Lapiccirella di via Margutta a Roma per raccontare la scena delle avanguardie nella Capitale nella seconda metà del Novecento. “1950 – 1970. Due decenni di Arte a Roma” è il progetto, realizzato in collaborazione con Matteo Lampertico di Milano, che riunisce opere di artisti che hanno segnato il panorama locale e nazionale in quegli anni.
“A Roma in quel momento – ha detto ad askanews la gallerista Francesca Antonacci – la vita artistica si svolgeva nel tridente tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, il famoso caffè Rosati, quindi la scuola di Piazza del Popolo, le gallerie, quelle più sperimentali, quelle che accoglievano questi artisti e li proponevano. C’era la galleria della Tartaruga, la galleria della Salita, poi chiaramente l’Attico di Sargentini”.
Tra sperimentazioni formali, linguaggi internazionali e una nuova visione della modernità, la mostra vuole raccontare l’energia di una città che è stata crocevia di idee e di incontri, ponte tra la tradizione e la contemporaneità. “Abbiamo fatto una selezione tra gli artisti più significativi – ha aggiunto Antonacci – quindi abbiamo due opere molto belle di Accardi, abbiamo Kounellis, abbiamo tre Gastone Novelli, Schifano, ovviamente Afro e una bellissima scultura di Leoncillo dove si vede la trasposizione dei dettami del Cubismo in scultura. Questo era un viaggio, diciamo, attraverso questa stagione veramente molto emozionante che si svolgeva a Roma in quegli anni”.
La mostra è aperta al pubblico fino al 13 giugno.