Le torture medievali più spaventose: la classifica definitiva

La tortura è qualcosa di terribile, di atroce, di abominevole. In questa classifica troverai alcune delle peggiori e più spaventose torture medievali.

La tortura è una barbaria, un abominio, una pratica terribile.

Nel nostro paese, in passato, molti sono stati gli strumenti di tortura usati, proprio per far capire quanto l’uomo sia crudele. La classifica proposta qui mostra gli strumenti di tortura peggiori e le torture medievali più spaventose al mondo. Visitare o entrare in un museo della tortura non è una bella esperienza, ma è utile sicuramente per capire cosa succedesse e cosa si facesse.

Vediamo insieme le torture medievali più spaventose.

10. La culla di Giuda

Una tortura usata durante il periodo dell’Inquisizione spagnola. Una tortura a forma di piramide a punta. Quando una persona non confessava, lo si legava alle gambe e alle braccia e la punta veniva usata per colpirlo nell’area vaginale o anale.

Infine, si tirava la corda rovinando per sempre il malcapitato.

9. L’artiglio di gatto

Un altro strumento di tortura atroce. Un arto, una gamba o un braccio, venivano messi dentro e gli spunzoni si affondavano nella pelle, come se venisse morso.

In seguito, si tirava e i brandelli di carne venivano tranciati di netto. I detenuti morivano a causa di infezioni e lo strumento di tortura spesso non veniva neanche lavato.

8. Il rastrello

Sembrerebbe il più innocuo, ma in realtà è molto doloroso. La persona viene legata per i polsi e le caviglie. Articolando la manovella, si passa alla rottura o disarticolazione delle ossa. Il letto con il tempo fu composto da spine di ferro roventi.

7. La ruota

Ricorda molto il girarrosto dei polli. Le persone erano legate e venivano fatte girare in modo lento. Sotto di loro, il fuoco li bruciava. Terminato il processo, molti di loro venivano lasciati a morire sotto il sole in attesa di diventare cibo per i corvi.

6. La ginocchiera

Già dal nome, si capisce quale sia il suo intento. Un braccio o una gamba venivano messi al suo interno. Le viti si giravano e l’arto veniva spaccato in due parti. Spesso le viti erano arroventate.

5. La Scimmia Spagnola

Non si sa da cosa derivi questo nome. Lo strumento è maggiormente simile a un cavallo rispetto alla scimmia. Il malcapitato veniva messo cavalcioni con dei pesi legati ai piedi. I pesi pian piano la trascinavano verso il basso e capitava che il corpo della persona venisse tranciato di netto.

4. Il tubo coccodrillo

Uno strumento atroce, terribile. Si chiama in questo modo in quanto ricorda la forma del coccodrillo, del rettile. Il malcapitato infilava la testa al suo interno e gli spunzoni si conficcavano nel collo o nella testa. A quel punto, si scaldava con il fuoco e veniva mutilato.

3. Il toro di bronzo

Il malcapitatato si recava qui tramite una botola. Il malcapitato moriva per asfissia in quanto il metallo posto sotto la pancia del toro veniva bruciato.

2. Il coccodrillo tosatore

Uno strumento creato per gli uomini.

Si infilavano gli organi genitali all’interno. Si tirava e l’uomo moriva per dissanguamento e a causa dell’enorme emorragia, vista l’evirazione del pene.

1. Il rompi testa

Sicuramente il più terribile tra gli strumenti di tortura. Il malcapitato infilava la testa, il boia stringeva il casco con la vite che veniva stretta sempre più. Una tortura atroce in base alla quale al malcapitato uscivano anche gli occhi dalle orbite.