Milano, 6 set. (askanews) – “Ho dato l’adesione e parteciperò: abbiamo uno striscione con scritto ‘Comedians’ (spettacolo teatrale che esordì all’Elfo nel 1985 e che nel 1987 fu alla base del soggetto del film “Kamikazen – Ultima notte a Milano”, ndr), che erano Paolo Rossi, Claudio Bisio, Silvio Orlando e tutti quelli che hanno cominciato anche proprio al Leoncavallo a provare gli spettacoli.
Quindi andremo lì e poi abbiamo un incontro a ‘Fuoricinema’”. Lo ha confermato il regista e sceneggiatore, Gabriele Salvatore, che oggi ha portato il suo ultimo saluto a Giorgio Armani alla camera ardente allestita in via Bergognone a Milano.
Alla domanda su che valore abbia il Leoncavallo per Milano, Salvatores ha replicato che “una volta si diceva controcultura, Cultura però, comunque, contro o meno, era cultura. Era uno spazio alternativo importante perché Milano, adesso senza fare riferimenti a cose contemporanee, è cresciuta tantissimo in una logica di bellezza e di ricchezza ma ha bisogno anche di questi centri. Io sono cresciuto all’interno di questi movimenti e spero che salvino almeno un po’ dei graffiti e della documentazione di quell’epoca, perché è importante il ricordo di quegli anni”.
“Mi ricordo – ha proseguito il 75enne cineasta napoletano – che quando facemmo il film ‘Sud’, con i ragazzi dei centri sociali, Assalti frontali e 99 Posse, avevano annunciato lo sgombero. ‘Mediterraneo’ aveva appena vinto l’Oscar e abbiamo deciso di proiettare il film proprio al Leoncavallo così non hanno potuto sgomberarlo. Per questo è importante esserci per il Leoncavallo e per dare il segnale che non siamo pecore”.