Bologna, 20 nov. (askanews) – “Sono molto preoccupato perché in tutte le città d’Europa c’è forte tensione” sulla partita tra Virtus e Maccabi Tel Aviv di domani al PalaDozza. Lo ha affermato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, a margine del convegno “In città” organizzato da Confcommercio, spiegando che “la città si sta organizzando per l’evento” con “una zona interclusa, una sorta di zona rossa con un doppio filtro per far passare le persone che hanno il biglietto e garantire l’incolumità dei residenti e dei negozianti”.
“Speriamo che a Bologna si riesca a tenere lontane persone che vogliono rovinare la giornata di domani” ha dichiarato Lepore. Con il ministro Piantedosi “ci siamo già parlati, ci siamo già detti cosa pensiamo. Il ministro ha deciso di andare avanti e adesso bisogna fare in modo che ci siano meno problemi possibili per la nostra comunità”.
“Abbiamo già svolto due comitati per l’ordine pubblico – ha proseguito il sindaco – Il primo di una decina di giorni fa dove tutto il consesso, Virtus compreso, aveva assunto l’orientamento di individuare un’alternativa di data o di luogo. Poi il ministro che non fa parte del comitato per l’ordine pubblico intervenendo in un’intervista ha detto che secondo lui la partita andava fatta, quindi è evidente che poi il prefetto e questore hanno cambiato orientamento”. Il sindaco “non può assumere un’ordinanza difforme da questa impostazione – ha spiegato Lepore – Non è possibile per me volendolo assumere una decisione diversa. Non intendo polemizzare con la comunità ebraica. Abbiamo bisogno di usare la testa da qui a domani per gestire al meglio la situazione”.
Sul confronto con Milano, il sindaco ha precisato: “Il forum di Assago è molto lontano dal centro di Milano e per questo ho proposto una situazione simile, cioè di giocare all’Unipol Arena in fiera per avere una gestione dell’ordine pubblico con meno impatto sulla città. Milano sta facendo quello che si deve fare, giocare lontani da situazioni di pericolo per la cittadinanza. Non c’è un caso bolognese – ha concluso Lepore – Ci sono problematiche di ordine pubblico che vanno gestite. In Spagna le squadre italiane giocano a porte chiuse, in Turchia o a Belgrado a volte le partite non si svolgono”.