Il delegato ONU Bernardino Leon ha dato l’annuncio nel corso di una conferenza stampa in Marocco.
Per la formazione, in Libia, di un governo di unità nazionale e per il conseguente avvio di un processo di pacificazione, “c’è almeno una chance“, ha dichiarato, e a tutti sembra già tantissimo.
Un anno di intenso lavoro diplomatico da parte di Leon ha portato alla formulazione di una proposta sulla quale i parlamenti laico di Tobruk e filo islamico di Tripoli dovrebbero riuscire a trovare un accordo: un premier e 3 vice ministri, a formare un consiglio di presidenza che fungerà da guida per l’esecutivo che dovrebbe governare il paese.
Il nome del premier potrebbe essere quello di Fayez Serraj, mentre, per quanto riguarda i ministri, spetterà adesso ai rappresentanti di Tobruk e Tripoli esprimere il loro giudizio. L’ONU si è limitata alla presentazione di una lista, che, fra gli altri, comprende Ahmed Maetiq, Moussa Kony e Fatj Majbari.
Bernardino Leon e l’ONU intera, in rappresentanza della comunità internazionale, si augurano che gli accordi possano concretizzarsi e che la Libia si avvii verso la pacificazione.”Troppi libici hanno perso la vita” ha dichiarato Leon, “troppi bambini e troppe madri sofferto.
Secondo le agenzie Onu, circa 2,4 milioni sono in una grave situazione umanitaria. A tutti loro vanno le nostre scuse per non essere stati capaci di proporre prima questo governo”
“Voglio sottolineare il coraggio, la generosità e la creatività da parte di tutti i partecipanti al dialogo libico” ha poi aggiunto il delegato delle Nazioni Unite, “la Libia è un grande Paese e questo accordo può funzionare. Questo Paese può affrontare tutte le sfide, umanitarie, sicurezza ed economiche.
Per noi è stato un onore lavorare con tutti i libici, non solo quelli presenti qui, ma con tutti”. “Un ringraziamento va anche al Marocco per avere ospitato i colloqui ed anche ai rappresentanti dei media che ci hanno seguito in questa lunga maratona”.