Mahmood rivela: "Dopo Sanremo sono straniero nel mio paese"

Mahmood ha di recente confessato di essersi sentito straniero a casa propria, dopo le accuse ricevute a seguito della sua vittoria a Sanremo

Intervistato di recente dopo la sua esperienza sanremese, il vincitore del Festival ha nuovamente affrontato i temi del razzismo e dell’omofobia.

Prima di Sanremo, come affermato dallo stesso Mahmood, il giovane ha ammesso di non aver mai ricevuto alcuna offesa di tipo razzista. Dopo il Festival, tuttavia, il cantante ha suo malgrado “scoperto di essere straniero” nel suo paese. A dichiararlo pubblicamente è stato il diretto interessato durante l’intervista concessa a Giovanni Floris, andata in onda nella trasmissione Di Martedì.

“Prima della vittoria non mi ero mai sentito vittima di razzismo.

Dopo sono arrivati i commenti razzisti. Sono arrivato a 26 anni a Sanremo per sentirmi straniero”. Queste sono dunque le tristi parole del vincitore del Festival 2019, che è arrivato sul gradino più altro del podio canoro con il brano Soldi. La canzona resta tuttora in cima alle classifiche dei singoli più scaricati, mentre Mahmood si prepara alla sua prossima esibizione all’Eurovision Song Contest in rappresentanza dell’Italia.

Le insulse critiche a Mahmood

Mahmood, abbreviativo di Alessandro Mahmoud, è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre persiano. Pertanto deve essere considerato è un cittadino italiano a tutti gli effetti. Tuttavia dopo la sua vittoria alla 69a edizione del Festival di Sanremo dello scorso febbraio, il cantante è stato sommerso dalle critiche, soprattutto sui social network. Molti utenti, infatti, hanno creduto assurdo che un immigrato potesse vincere il festival della canzone italiana, dimostrando assoluta mancanza di tatto nonché di argomentazioni.

All’indirizzo del rapper non sono infatti mancati insulti razzisti tremendi, del tipo: “Vince un immigrato, vomitevole”.

Le offese del tutto gratuite degli utenti social contro Mahmood sono risultate non solo del tutto spiacevoli, ma anche decisamente fuori luogo. Molte delle critiche sono sorte anche in riferimento al testo della stessa canzone vincitrice del Festival ligure. A un’analisi di tipo superficiale potrebbe infatti sembrare che il brano parli solo ed esclusivamente di soldi.

Tuttavia lo stesso interprete ha voluto chiarire la faccenda spiegando meglio il reale senso del suo pezzo. La canzone parla infatti di come i soldi possano cambiare i rapporti all’interno di un nucleo famigliare, prendendo il sopravvento rispetto all’amore e alla fiducia reciproca. Le polemiche per Mahmoud, dunque, sono state davvero molte. A finire nel mirino del gossip, tuttavia, è stato anche un altro collega del cantante italo-persiano.

Si tratta nello specifico del trapper romano Achille Lauro, accusato di aver proposto sul palco dell’Ariston una canzone dedicata alla droga.