Lapo Elkann, come sta il rampollo di casa Agnelli?

A un mese dall'incidente in cui è rimasto coinvolto in Israele, arrivano le prime immagini di Lapo Elkann impegnato nel percorso di riabilitazione.

A quasi un mese dallo spaventoso incidente stradale in cui è stato coinvolto lo scorso dicembre mentre si trovava in Israele, arrivano le prime immagini di Lapo Elkann impegnato nel lungo percorso di riabilitazione che sta attualmente svolgendo in una clinica privata in Svizzera.

Nella giornata del 7 gennaio il settimanale Chi ha infatti pubblicato in esclusiva una fotografia che ritrae il rampollo di casa Agnelli su una sedia a rotelle tra le neve delle montagne di St.Moritz, nel paese elvetico. Nella foto Elkann è visibilmente provato e viene spinto sulla carrozzina da un suo fidato collaboratore.

Lapo Elkann: la riabilitazione a St. Moritz

Come riportato dalla stampa, il nipote di Gianni Agnelli starebbe approfittando di queste giornate di sole invernali per riprendere a camminare, anche se soltanto per brevi tratti e aiutato da degli accompagnatori. Durante la convalescenza in ospedale, Elkann ha perso quasi dieci chili rimanendo ferito non solo a livello fisico ma soprattutto sul lato psicologico. Non è facile infatti avere la consapevolezza di dover ricominciare da capo ancora una volta.

L’incidente a Tel Aviv

Lapo Elkann era rimasto coinvolto in un incidente stradale lo scorso dicembre, mentre percorreva con la sua auto la strada che collega le città israeliane di Gerusalemme e Tel Aviv. Al suo arrivo in ospedale, i medici hanno dichiarato come Elkann sia stato fortunato a sopravvivere all’incidente, da quale ne è uscito con numerose fratture che hanno richiesto una lunga serie di delicati interventi chirurgici.

Dal suo letto d’ospedale, il fratello di John Elkann ha inoltre ribadito di voler continuare ad essere a fianco di tutti coloro che sono meno fortunati di lui: “Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene occupandomi della mia Onlus, che non è un capriccio da bambino viziato.

[…] Con l’incidente ho capito che è questo il mio nuovo motto di vita”.