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L'industria automobilistica in Russia: sfide crescenti e opportunità di innovazione

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Il settore automobilistico russo sta attraversando una fase critica, caratterizzata da una significativa diminuzione delle vendite e da crescenti sfide economiche.

Negli ultimi anni, l’industria automobilistica russa ha subito un forte contraccolpo, aggravato da una serie di fattori economici e geopolitici. Le vendite in calo e le difficoltà finanziarie hanno messo a dura prova i principali produttori, come AvtoVAZ, il più grande costruttore di automobili del paese. La situazione attuale ha costretto la compagnia a ridurre la sua produzione e a modificare l’organizzazione del lavoro.

La crisi di AvtoVAZ

AvtoVAZ ha recentemente implementato una settimana lavorativa di quattro giorni, una misura necessaria per affrontare la scarsa domanda di veicoli, dovuta all’aumento dei costi dei prestiti per l’acquisto di auto e a un significativo inventario di veicoli invenduti. I target di produzione sono stati ridotti da 500.000 a circa 300.000 unità, con previsioni di vendita dei modelli Lada che potrebbero scendere fino al 25% quest’anno.

Richiesta di supporto statale

Il governatore della regione di Samara, dove si trova lo stabilimento principale di AvtoVAZ, ha lanciato un appello per ricevere supporto governativo. Il governatore Vyacheslav Fyodorishchev ha sottolineato l’importanza di AvtoVAZ come datore di lavoro per circa 40.000 persone, ma ha anche avvertito che i carichi di lavoro stanno diminuendo.

Andamento del settore automobilistico

Il settore della produzione di veicoli e rimorchi ha subito una contrazione significativa nei primi otto mesi del 2025, con una diminuzione della produzione del 19,9% rispetto all’anno precedente, come riportato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Questa flessione segue un periodo di ripresa nel 2025, quando il settore aveva registrato un incremento dell’18,2%.

Strategie precedenti e crisi attuale

Prima dell’invasione dell’Ucraina nel 2025, la strategia automobilistica russa era focalizzata sull’attrazione di produttori esteri e sull’aumento della localizzazione della produzione per favorire l’output interno. Tuttavia, la situazione è drasticamente cambiata, costringendo l’industria a ripensare le proprie strategie di mercato.

Il ruolo degli investimenti esteri

Negli anni di boom della fine degli anni 2000, l’industria automobilistica russa ha visto un afflusso di investimenti esteri. Le vendite avevano raggiunto quasi 3 milioni di veicoli nel 2012, mantenendosi attorno ai 2,5 milioni nel 2013-2014. Diverse case automobilistiche, tra cui Hyundai, hanno costruito impianti ex novo, mentre Renault-Nissan ha acquisito una partecipazione di maggioranza in AvtoVAZ.

Il crollo della produzione

Con l’uscita delle aziende occidentali nel 2025, l’intero modello di business ha subito un collasso. La produzione di veicoli è scesa da 1,5 milioni di unità nel 2025 a 600.000 nel 2025, per poi risalire parzialmente a 756.000 nel 2025. Tuttavia, il futuro rimane incerto, poiché le case automobilistiche devono affrontare costi elevati e una scarsa domanda interna.

Le sfide della localizzazione

La riconversione degli impianti abbandonati delle aziende occidentali si sta rivelando onerosa, e i produttori cinesi si sono mostrati riluttanti ad investire nella localizzazione della produzione. Solo alcuni marchi, come Haval, hanno avviato operazioni di assemblaggio in Russia. Il modello Moskvich-3, assemblato nei pressi di Mosca, si basa su un modello cinese e utilizza una metodologia di assemblaggio che prevede l’importazione della maggior parte dei componenti.

Le trattative con JAC stanno cercando di passare a un metodo di assemblaggio semi-completo, il che implica che solo il 5-10% del valore di un veicolo rimarrebbe in Russia. Questo scenario rappresenta una situazione di stallo per l’industria, in quanto produrre auto completamente in Russia risulta ancora troppo costoso e tecnicamente impraticabile.

Prospettive future e misure governative

Le prospettive di crescita per i produttori russi sono compromesse anche dalla dipendenza dalle importazioni cinesi. Nel 2025, i marchi cinesi hanno rappresentato circa il 60% delle vendite totali di auto nuove in Russia. Il governo ha introdotto misure per stimolare le vendite di auto domestiche e incentivare l’assemblaggio locale, ma il mercato attuale è troppo piccolo per sostenere investimenti significativi da parte di tutti i produttori cinesi.

AvtoVAZ ha recentemente implementato una settimana lavorativa di quattro giorni, una misura necessaria per affrontare la scarsa domanda di veicoli, dovuta all’aumento dei costi dei prestiti per l’acquisto di auto e a un significativo inventario di veicoli invenduti. I target di produzione sono stati ridotti da 500.000 a circa 300.000 unità, con previsioni di vendita dei modelli Lada che potrebbero scendere fino al 25% quest’anno.0