"L'inno del PDL non si tocca!"Al macero Draquila e Videocracy?

Incredibile ma vero, Andrea Vantini, il geniale creatore dell'inno Meno male che Silvio c'è, ha sporto querela contro Sabina Guzzanti, con lo scopo di essere risarcito dell'utilizzo improprio che la regista ha fatto dell'inno del PDL nel suo documentario Draquila.

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Incredibile ma vero, Andrea Vantini, il geniale creatore dell’inno Meno male che Silvio c’è, ha sporto querela contro Sabina Guzzanti, con lo scopo di essere risarcito dell’utilizzo improprio che la regista ha fatto dell’inno del PDL nel suo documentario Draquila.

La scena incriminata è quella in cui un gruppo di attori raffiguranti gli abitanti de l’Aquila, inquadrati tra un cumulo di macerie, cantano appunto il brano scritto dal veronese nel 2008 per celebrare il Berlusconi politico. Sabina Guzzanti è in buona compagnia: Vantini chiederà i danni anche alla BBC, che ha trasmesso il documentario The Berlusconi show e Erik Gandini, autore della pellicola Videocracy, che contengono entrambi strofe dell’inno berlusconiano.

Ecco il Vantini pensiero

È vero che la musica è un patrimonio dell’umanità ma per fare una sincronizzazione della mia musica dovevano chiedermi l’autorizzazione. Cosa che la signora Guzzanti non ha fatto. E poi c’è la questione della malcontestualizzazione: il brano l’ho scritto per Silvio Berlusconi, non può essere usato contro di lui, in contesti non celebrativi.

La Guzzanti ha commentato dalla pagine del suo Blog…

ho ricevuto la querela più bella della mia collezione, querela d’autore appunto dall’autore niente popo’ di meno che dell’inno e dico inno MENO MALE CHE SILVIO C’è; ho chiamato subito l’avvocato che mi ha più volte ringraziato per i bei momenti che gli regalo ai quali ringraziamenti ho immodestamente risposto: prego.

Vantini non si è fermato alla richiesta di risarcimento comunque e, dopo aver chiesto il benestare della sua Musa Silvio Berlusconi, ha chiesto che venga fatta giustizia con la distruzione di tutti i master e delle copie dei suddetti documentari e programmi…

E risentiamolo, allora, quel celebre inno dei puri di mente!