New York (Nazioni Unite), 23 set. (askanews) – Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha denunciato all’Onu la minaccia di “forze antidemocratiche” che cercano di “soggiogare le istituzioni”, dopo essere stato preso di mira da un presunto complotto golpista orchestrato dal suo predecessore Jair Bolsonaro, condannato in Brasile a 27 anni di carcere.
Nel suo discorso all’Assemblea generale, Lula ha affermato che “in tutto il mondo, forze antidemocratiche cercano di soffocare le libertà”, ribadendo che “la democrazia e la sovranità del Brasile non sono negoziabili”.
Gli Stati Uniti di Donald Trump hanno reagito duramente alla condanna di Bolsonaro, imponendo dazi del 50% su vari prodotti brasiliani e sanzioni a magistrati e funzionari, tra cui il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes.
Lo stesso Trump, intervenuto dopo Lula, ha definito le azioni contro Bolsonaro una “caccia alle streghe”, pur dicendo di aver salutato calorosamente il presidente brasiliano al Palazzo di Vetro e annunciando un incontro la prossima settimana.
La procura di Brasilia ha anche incriminato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, per aver fatto pressioni su Washington affinché imponesse sanzioni al Brasile nel tentativo di influenzare il processo contro il padre.