Da luoghi abbandonati ad opere d'arte. Quando la natura fa il suo corso

C’erano una volta luoghi anche di una certa importanza e bellezza, che col tempo sono finiti in stato di “visibile” abbandono; ce ne sono altri, invece, che nonostante non vengano più utilizzati e curati, con il solo aiuto di Madre Natura acquistano nuovo lustro, diventando incredibilmente su...

C’erano una volta luoghi anche di una certa importanza e bellezza, che col tempo sono finiti in stato di “visibile” abbandono; ce ne sono altri, invece, che nonostante non vengano più utilizzati e curati, con il solo aiuto di Madre Natura acquistano nuovo lustro, diventando incredibilmente suggestivi – meglio di quanto avrebbero potuto fare la tecnologia e la mano dell’uomo? .

Prendiamo cinque esempi: il primo è un luogo che si trova in Italia, un vecchio mulino nei pressi di Sorrento, la nota città in provincia di Napoli a cui fa anche riferimento una famosa canzone interpretata persino dall’attore e cantante italo-americano Dean Martin e dal mitico Elvis Presley; oggi la zona del mulino è tutta ricoperta di vegetazione spontanea e

selvaggia. Il secondo luogo è una vecchia ferrovia di Parigi, a cui conduce un tappeto di fiori di una travolgente bellezza e dai colori accesi in diverse nuances – magari con sfavillanti colori fucsia come in una delle foto -, abbarbicati anche sui muri; il terzo è addirittura una statua di Gesù dall’altezza di ben tre metri, che si trova in fondo al mare al largo della costa maltese; il quarto esempio di luogo abbandonato divenuto “un’opera d’arte” grazie alla natura, è invece una cittadina africana, situata precisamente in Namibia: disabitata dal 1954, col tempo è diventata tutta deserto – da sempre affascinante scenario per scrittori, registri, turisti ed esploratori -.

Infine possiamo menzionare un ex centro commerciale di Bangkok, in Tailandia, praticamente trasformato in acquario dopo un incendio – presunto doloso – avvenuto nel 1999, ed ora popolato da carpe e pesci gatto che si sono riprodotti a dismisura. Pesci che nell’ex edificio possono nuotare indisturbati e contribuiscono anch’essi alla bellezza del luogo.