> > M.O., "Un giorno che Israele aspettava da due anni"

M.O., "Un giorno che Israele aspettava da due anni"

Tel Aviv, 9 ott. (askanews) – “Un giorno che Israele aspettava da due anni”. Non ci sono parole migliori per descrivere l’emozione odierna. Gioia, eccitazione, lacrime: gli israeliani giunti in Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv vogliono celebrare l’annuncio di un accordo di cessate il fuoco a Gaza, concordato tra Israele e Hamas, per liberare gli ostaggi ancora in vita.

Voci che raccontano un forte desiderio di pace.

Secondo Noam Ekhaus, ricercatrice in neuroscienze: “Non sorridevo così da un po’ e non credo di essere l’unica. Cammino per strada e sento qualcosa di diverso, vedo qualcosa di diverso, e questa è la sensazione della speranza”.

Poi aggiunge presa dall’emozione pensando agli ostaggi:

“È più complesso del semplice essere felici. Sono sicura che stanno tornando dalla prigionia dopo due anni, poco più di due anni, quindi sono sicura che non sia così facile e senza intoppi per loro. Ma sì, siamo molto, molto felici che tornino a casa e che tutta questa storia stia per finire e che potremo iniziare a pensare a giorni migliori”.

Non maschera i suoi sentimenti Gyura Dishon, uomo d’affari: “È davvero speciale. È incredibile. È come qualcosa che non credevi potesse accadere e che desideravi ardentemente che accadesse e poi all’improvviso si è avverato. È incredibile. È incredibile.”

Ostentando ancora incredulità, il businessman continua: “Tutti sapranno dove si trovavano quando hanno saputo di quell’accordo. È come se mi ricordassi quando ho saputo dell’assassinio di Kennedy. So esattamente dove mi trovavo e così via. Anche oggi, tra 10 anni, saprò esattamente dove mi trovavo quando è arrivato l’annuncio.”

“Non ci sono parole per descrivere l’emozione di oggi” dice Rachel Peery, impiegata high-tech. “È indescrivibile, come gioia spontanea, eccitazione, lacrime. Siamo tutti venuti qui dall’ufficio perché semplicemente non possiamo lavorare. È un giorno che l’intera nazione aspettava da due anni, ogni secondo, ogni giorno, ed è appena arrivato”, aggiunge.