Roma, 16 ott. (askanews) – “Definirei la manovra conservativa, innanzitutto perché tende a conservare i conti rispetto ai vincoli esterni di Bruxelles, e poi perché mantiene la linea impostata da Giorgia Meloni fin dalla prima legge di bilancio, in un contesto di scarsità di risorse. Tuttavia – ha aggiunto – occorrerebbe anche lavorare su Bruxelles, perché tutta l’Europa non cresce: serve intervenire sul Patto di stabilità”.
Lo ha detto Federico Iadicicco, presidente di ANPIT, intervenendo a Largo Chigi, format televisivo di Urania Tv. “Nel merito – ha proseguito – sono sicuramente positivi gli interventi su famiglie e Irpef, perché vanno nella direzione dell’aumento del reddito disponibile del ceto medio, che serve, anche se di poco, ad accrescere i consumi. Per quanto riguarda le imprese, dalle ultime indiscrezioni emerge che una delle nostre proposte, quella di passare dal credito d’imposta alla deducibilità, sarebbe stata accolta: si tratta di un atto di semplificazione che agevola le aziende”.
Infine, Iadicicco ha ricordato la proposta di estendere il perimetro dell’Ires premiale: “Abbiamo suggerito di introdurre, in alternativa al criterio dell’occupazione, anche quello legato alla contrattazione aziendale, attraverso i contratti di secondo livello, che possano prevedere premi di produttività”.