Roma, 16 ott. (Adnkronos) – "Dopo due leggi di bilancio che hanno già colpito duramente gli enti locali, ora servono risposte vere e non l’ennesima propaganda. La penultima manovra ha tagliato un miliardo di spesa corrente, l’ultima un miliardo e 350 milioni, chiedendo nuovi accantonamenti a Comuni, Province e Città metropolitane. Eppure gli amministratori si trovano ad affrontare emergenze sempre più gravi, come quella della casa, mentre il governo rivendica appena 30 milioni in due anni per il fondo affitti e morosità incolpevole, quando due anni fa le risorse erano 350 milioni e nel 2023 ci sono stati oltre 40mila sfratti".
Così Silvia Roggiani, deputata del Partito democratico e componente della commissione Bilancio.
"Il governo Meloni – prosegue – ha trasformato tutto in propaganda, tagliando fondi essenziali e scaricando sui sindaci problemi che dovrebbe gestire direttamente, come la sicurezza urbana. Allo stesso modo, sul personale comunale ha previsto la possibilità di aumentare gli stipendi, ma senza stanziare un solo euro per farlo. È una politica miope, che colpisce proprio quei territori che ogni giorno garantiscono servizi ai cittadini nonostante i tagli e l’assenza di risorse adeguate".
"Emblematico è anche l’azzeramento del fondo per le piccole opere, oltre 50 milioni che servivano ai comuni sotto i 5.000 abitanti, dove vive il 70% della popolazione italiana. Era un fondo vitale per manutenzioni di scuole e strade: oggi non esiste più. È urgente restituire agli enti locali strumenti e risorse per governare, non continuare a indebolirli", conclude.