Mariastella Gelmini lascia Forza Italia: "Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma"

La ministra Mariastella Gelmini ha deciso di lasciare Forza Italia: la nota è stata comunicata durante le votazioni della risoluzione Casini al Senato.

Gelmini lascia Forza Italia.

La ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie del Governo Draghi ha deciso di lasciare il partito guidato dall’ex premier Silvio Berlusconi. La decisione è stata annunciata in concomitanza con l’inizio delle operazioni di voto della risoluzione Casini in Aula al Senato.

Mariastella Gelmini lascia Forza Italia: “Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma”

Mariastella Gelmini ha deciso di lasciare Forza Italia. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel Governo Draghi ha annunciato la sua volontà di uscire dal partito dell’ex premier Silvio Berlusconi mentre la Senato erano in corso le votazioni della mozione Casini.

Gelmini ha spiegato di non poter condividere la linea indicata dalla capogruppo di FI al Senato che ha annunciato che il partito non avrebbe partecipato al voto di fiducia.

Sulla sua decisione, Gelmini ha dichiarato: “Lascio il partito, ha voltato le spalle agli italiani. Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma. Il centrodestra è riuscito a togliere la responsabilità della crisi a Conte. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni non posso restare un minuto di più in questo partito.

Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini”.

Gelmini contro la decisione di FI di non votare la fiducia al Governo

Commentando gli interventi del centrodestra in Alula al Senato, Mariastella Gelmini ha osservato: “Ho ascoltato gli interventi in Aula della Lega e di Forza Italia, apprendendo la volontà di non votare la fiducia al governo.

In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell’Europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi”.