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Non si arresta la lotta contro ogni forma di discriminazione.
Lo dimostra quanto successo in Brasile, dove un pallavolista campione olimpico a Rio 2016 è stato sospeso dalla sua società per dichiarazioni omofobe: cos’è successo?
Mauricio Souza sospeso
Le frasi considerate omofobe scritte dal pallavolista brasiliano hanno alimentato numerose polemiche e a lui sono costate una sospensione.
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Coinvolto nello spiacevole episodio è Mauricio Souza, centrale brasiliano che ha vinto persino le Olimpiadi di Rio 2016, battendo proprio la Nazionale italiana.
Il suo comportamento, ritenuto omofobo, ha causato una sospensione a tempo indeterminato. Il campione della pallavolo, inoltre, dovrà pagare una multa.
Mauricio Souza sospeso: cos’è successo?
Souza ha commentato il nuovo Superman bisessuale creato dalla DC Comics. Così sui suoi social ha scritto: “Ah, è solo un cartone, non è un grosso problema. Ecco vedrai dove andremo a finire“.
Pare che il pallavolista brasiliano avesse già espresso simili pensieri. “Al giorno d’oggi, il giusto è sbagliato e lo sbagliato è giusto.
Non se dipende da me. Se devi scegliere da che parte stare, io sono dalla parte che ritengo giusta. Rimango con le mie convinzioni, valori e idee“, aveva detto.
Mauricio Souza sospeso: le critiche
Contro le dichiarazioni di Mauricio Souza è il neo schiacciatore del Vibo Valentia e della nazionale Douglas, dichiaratamente omosessuale. “Strano che io non sia diventato eterosessuale nel vedere i supereroi maschi che baciano le donne. Se un’immagine del genere ti preoccupa, mi dispiace, ma ho qualcosa di nuovo per la tua fragile eterosessualità.
Sì, ci sarà un bacio. Grazie DC per aver pensato di rappresentare tutti noi e non una sola parte”, ha replicato il collega su Instagram.
Dopo la sospensione, a cui sono seguiti ammonimenti da Fiat e Gerdau, sponsor della squadra maschile di pallavolo del Minas, e le critiche della Confederazione Brasiliana (la federazione di volley), sono arrivate le scuse dello stesso Souza.
Ai social ha affidato le sue scuse, scrivendo: “Gente, dopo aver parlato con la mia famiglia, i colleghi e la direzione del club, ho pensato molto alle ultime pubblicazioni che ho fatto sul mio profilo.
Vado pubblicamente a scusarmi con tutti quelli che ho mancato di rispetto o offeso. Non era mia intenzione”.