Maxim Khanyghin, soldato di leva russo morto in Ucraina. La madre: “Non mi hanno dato il suo corpo”

Maxim Khanyghin, chi era il giovane soldato di leva russo morto per Putin?

Il Ministero della Difesa di Mosca asserisce che soltanto i militari esperti e professionisti siano stati inviati nel Donbass per avviare l’operazione militare speciale contro l’Ucraina.

La storia del giovane Maxim Khanyghin, tuttavia, racconta uno scenario molto diverso.

Maxim Khanyghin, la storia del soldato di leva russo morto in Ucraina

Maxim Khanyghin proveniva dal villaggio di Ozernoye, in prossimità della città di Saratov, a circa 700 chilometri di steppa da Mosca. Alla fine del mese di ottobre 2021, è partito per il servizio militare. Prima di lasciare il villaggio, ha detto alla madre Ludmilla che sarebbe stato via per partecipare a un’esercitazione.

La donna non era preoccupata: il suo secondo figlio, Stanislav, aveva già fatto la leva nell’estremo oriente russo, presso la base situata sull’isola di Sakhalin. Trascorsi sei mesi, al secondogenito era stato offerto di firmare per entrare a far parte dell’esercito russo ma, nonostante la paga favorevole, aveva deciso di rifiutare a causa dell’eccessiva distanza da casa.

Le cose, tuttavia, non sono andate allo stesso modo per Maxim. Nel giorno del suo compleanno, infatti, il Commissario militare della regione ha contattato i familiari per riferire loro che il ragazzo era morto.

Poco dopo la telefonata con la quale è stata appresa la drammatica notizia, la madre del giovane Maxim Khanyghin ha ricevuto un sms con il quale veniva recapitato il certificato di “abilitazione al funerale”.

L’ultima volta che il ragazzo aveva contattato casa era il 23 febbraio 2022 mentre l’ultima foto inviata ai familiari lo ritraeva mentre imbracciava un Kalashnikov. Lo scatto era stato accompagnato dalla frase “Tranquilli, è solo la seconda volta che me lo fanno usare” e una emoticon sorridente.

La madre: “Non mi hanno dato il suo corpo”

In seguito alla comunicazione ricevuta, nel cimitero del villaggio di Ozernoye è già stata scavata la fossa che avrebbe dovuto custodire il corpo di Maxim Khanyghin. La fossa, tuttavia, è in attesa delle spoglie del giovane.

La madre del ragazzo, infatti, sta ancora aspettando che Mosca le invii la lettera ufficiale con l’avviso della morte del figlio. Pertanto, Ludmilla ha chiamato Belgord, località presso la quale era di stanza il giovane soldato, ma le è stato riferito che il giovane stesse completando l’addestramento.

Allora ha contattato il registro militare di Mosca e, poi, anche l’Fsb, erede del Kgb, il servizio per la sicurezza della Federazione russa che le ha riferito: “Non abbiamo informazioni”.

L’Ufficio di arruolamento locale, invece, le ha promesso che avrebbero fatto il possibile per restituirla la salma di Maxim.

Intanto, mentre aspetta di poter seppellire il suo primogenito, il figlio più piccolo di Ludmilla, Fedor, ha compiuto 18 anni ad ottobre 2021 e dovrebbe partire per il servizio di leva in primavera.

Stime ufficiali russe sulla guerra e i tanti Maxim Khanyghin non raccontati

Maxim Khanyghin è uno dei tanti giovani soldati russi che il Cremlino ha mandato a morire in Ucraina. Uno dei tanti che i bilanci delle autorità russe occultano e non includono nelle stime ufficiali che, a quasi venti giorni dall’inizio della guerra contro Kiev, contano appena 498 perdite tra le file dell’esercito di Mosca. Secondo gli esperti, infatti, si ipotizza che la cifra dovrebbe essere moltiplicata almeno per tre per mostrare la realtà di quanto sta accadendo in Ucraina.

A quanto si apprende, il ragazzo avrebbe compiuto 25 anni il 25 febbraio ma è deceduto nel primo giorno di guerra russo-ucraina, durante i combattimenti che si sono tenuti nella regione del Donbass.