Parlo di Goya, artista simbolo della capitale spagnola, che con toni scuri e immagini sfuocate riempie tutta una sezione del Prado tra ritratti di corte e aristocratici lasciando ogni tanto il pennello prendee strade diverse dettate dal proprio genio e dal proprio cuore.
Ci troveremo così piacevolmente esterefatti davanti alle due versioni della Maya Desnuda e della Maya Vestida dove la sensulità femminile viene esaltata in un atteggiamento voluttuoso del tutto casto ma estremamente eccitante e provocante.
Le opere imponenti e le miniature più particolari occupano tutti i muri con i lori toni scuri che hanno sempre un velato che addolcisce le forme, esalta i caratteri e dona armonia all’auterità dei personaggi.