Roma, 30 lug. (askanews) – Con il via libera al ddl costituzione per Roma Capitale, “frutto di un lavoro condiviso con la Regione Lazio e il Campidoglio, potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce. È un impegno che abbiamo fissato nel programma di governo e che abbiamo mantenuto, un altro impegno mantenuto, perché tutte le Nazioni serie e degne di questo nome si rendono conto di quanto siano importanti la credibilità, il prestigio, l’autorevolezza della propria Capitale.
E noi non vogliamo più essere da meno, perché investire su Roma significa investire sul futuro della Nazione”. Lo afferma in un video la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“La Capitale d’Italia è Roma. E Roma – aggiunge – non è una città come le altre. È la Città Eterna, è la Capitale del cristianesimo e del Mediterraneo. Ma è anche il Comune più popoloso e più esteso della Nazione, custodisce la maggiore concentrazione di beni storici e culturali al mondo, ospita il Vaticano, gli Organi costituzionali, numerose Organizzazioni internazionali e le rappresentanze diplomatiche. Eppure, a fronte di tutto questo, del ruolo che Roma ha, delle funzioni che svolge e del peso che sostiene per adempiere a quel ruolo e a quelle funzioni, la città è governata – di fatto – con gli stessi poteri di un Comune da poche migliaia di abitanti. Ed è impietoso il paragone con le altre Capitali europee e mondiali, che godono di status particolari e sono delegate ad esercitare poteri specifici. È un tema di cui si discute da svariati decenni, ma che nessuno, prima di noi, aveva avuto il coraggio e la determinazione di affrontare concretamente”, conclude.
“Oggi il Governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma Capitale tra gli Enti costitutivi della Repubblica e attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani, come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale, il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. La riforma prevede anche che, con una successiva legge, sia stabilito il nuovo ruolo che dovranno avere i Municipi nell’assetto futuro della città”.