Metin Gurcan, chi è l’oppositore politico che rischia 20 anni di carcere in Turchia per spionaggio

Un ex militare che redigeva report strategici pubblici: ecco chi è Metin Gurcan, l’oppositore politico che rischia 20 anni di carcere per spionaggio

Chi è davvero Metin Gurcan, l’oppositore politico che rischia 20 anni di carcere in Turchia per spionaggio in favore di paesi come l’Italia e la Spagna? Per il Mit, la polizia segreta di Erdogan guidata dal fedelissimo Hakan Fidan è un ex militare che opera per diffondere segreti, mentre per i suoi legali ed il suo partito, Deva, è un oppositore arrestato per motivi politici sulla scorta di analisi si vendute a terzi, ma non su dati sensibili ed in maniera “aperta” in base alle skill riconosciute di Gurcan. 

Chi è l’ex militare in quota Nato Metin Gurcan e perché rischia così tanto: nello “spionaggio” c’entra il suo passato

I dati storici sono due: essere considerati “barbe finte” al servizio di nazioni straniere nella Turchia di Erdogan non è la migliore delle posizioni, e poi si, Gurcan è effettivamente un analista militare ed ex membro della task force turca che sotto egida Nato aveva combattuto in Afghanistan. E attenzione ché il particolare non è da poco: proprio da quel nucleo di tecnici di intelogence ed incursori di di fanteria specializzata erano venuti fuori gli uomini del tentato golpe del 2016 ad Ankara

Rinviato a giudizio per spionaggio: Metin Gurcan, chi è la “barba finta” che avrebbe piazzato report strategici anche con l’Italia

Insomma, Gurcan è nei guai. L’ex ufficiale è stato rinviato a giudizio da un tribunale di Ankara con l’accusa di spionaggio politico e militare per aver venduto informazioni anche ad un nostro funzionario Aise.  Reuters spiega che la Mit aveva pedinato Gurcan per 14 mesi per poi arrestarlo il 26 novembre. L’uomo ha denunciato perquisizioni domiciliari in danno di materiale che lui consultava per redigere i suoi studi e smentisce con forze che quei report abbiano incluso dati segreti sul vero “core” della faccenda: rapporti sulle mire della Turchia sui giacimenti di idrocarburi del Maghreb.

Gurcan avrebbe incontrato un italiano nel commerciale locale 365 AVM e dopo un rendez vous sarebbe sceso da un’auto con una busta piena di denaro. Avrebbe bissato con un omologo spagnolo da cui riceveva uno stipendio di 400 euro, il che lascerebbe presupporre che i segreti venduti da Gurcan riguardassero i Pokemon, ma spesso quelle cifre sono di copertura, come dimostrano anche episodi nostrani

L’ex ministro di Erdogan, Babacan: “Vi dico io chi è Metin Gurcan, è un capro espiatorio per le colpe politiche del governo, altro che spionaggio”

Sta di fatto che Gurcan sostiene di aver piazzato dei regolari report militari e geo-strategici (non sono mai regolari) su informazioni pubbliche e a lui fa eco l’ex ministro di Erdogan e suo oppositoreBabacan: “Gürcan è stato incriminato per ragioni politiche. Vogliono mettere a tacere un esponente dell’opposizione. Questa è una manovra di Erdogan per distogliere l’attenzione dalla crisi economica in atto“. La linea sarebbe quella per cui le critiche dell’opposizione alla recente politica monetaria di Erdogan sarebbero andate a crogiolo nella decisione di “incastrare” un avversario di carisma servendosi della sua legale ma pericolosa attività di consulente strategico-militare che collabora con riviste e siti.