Migranti, Juncker ringrazi Italia: "Ha salvato onore di un'Europa poco partecipe"

Migranti in primo piano anche nel discorso del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker che difende l'Italia e il suo ruolo.

Migranti sempre al centro dell’attenzione in questo ultimo periodo.

Italia che fa la sua parte sempre im maniera molto attiva. Il nostro paese è in pratica il primo porto in cui le persone che arrivano coi loro sgangherati barconi, tra marosi pericolosi e problemi di vario genere, trovano disponibile per l’attracco.

In merito al lavoro svolto dal nostro paese sul suddetto problema è intervenuto anche il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che ha messo in risalto il lavoro degli italiani.

“L’Italia fin dall’inizio sta facendo quello che può sulla crisi migratoria. L’Italia ha salvato e salva l’onore dell’Europa”.

La posizione geografica del nostro paese, ma anche quella della Grecia, è stata messa in risalto dallo stesso presidente che ha aggiunto: “Dobbiamo essere solidali sia con l’Italia che con la Grecia che non sono responsabili della posizione geografica che hanno. Si trovano in quel punto e dobbiamo tenerne conto”.

Jean Claude Juncker passa quindi dalla carota per il nostro paese al bastone quando va a toccare il resto dell’Europa. “Manca la solidarietà in Europa. Questa è totalmente assente”. Il presidente prosegue ricordando che: Il consiglio ha preso una decisione a maggioranza qualificata di fronte alla conseguenza del flusso migratorio. Purtroppo un certo numero di paesi europei non è soddisfatto di tale decisione. L’Europa però deve cominciare a rispettare le norme giuridiche esistenti in questo campo.

In caso contrario saremo perduti”.

La disanima del numero uno della Commissione Europea non si ferma qui. Il suo ricordo va anche alle donne e uomini di colore che raggiungono le nostre coste in situazioni non facili. L’Europa non può dire non facciamo entrare nel nostro territorio uomini e donne di colore e che non sono cattolici. Non è questo che appartiene alla natura vera del nostro continente. Mi piacerebbe che un certo numero di Stati membri comprendesse che in questo caso occorre mettere in pratica, e farla diventare legge, una idea che abbiamo sia dell’Europa ma anche dell’uomo”.