La casa degli artisti è un edificio storico del 1909 ed attualmente in stato fatiscente.
L’idea era quella di ospitare ateliers d’arte per scenografi, scultori, pittori e fotografi. Purtroppo lo scoppio della seconda guerra mondiale fermò i lavori ed il relativo progetto venne accantonato. Nel primo dopoguerra ospitò numerosi creativi, fino a ricevere un nuovo rilancio culturale nel 1978 con il sostegno di importanti artisti milanesi come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna.
La Casa esponeva al suo interno i lavori delle giovani generazioni usciteche uscivano dall’ Accademia di belle arti di Brera, allacciò relazioni con altri spazi non profit come il Careof di Cusano Milanino e cercò di promuovere innumerevoli incontri a carattere divulgativo sull’arte.
Con la morte prematura di Jole De Sanna e Luciano Fabro, iniziò lo sgombero forzato con l’intervento della polizia. Così, il 20 settembre 2007, dopo quasi un secolo di attività della Casa, che con alti e bassi aveva così tanto contribuito all’immagine della cultura milanese, cessò di esistere la casa degli artisti.
Gli artisti ospitati non dovranno pagare un affitto, ma un contributo per le spese di luce e gas. Dovranno rendere visitabili dal pubblico i loro atelier e avranno la possibilità di esporre le loro opere. A scegliere gli artisti sarà una commissione di insegnanti ed esperti d’arte. Nell’intenzione del Comune, tutto dovrebbe essere pronto entro metà 2017.