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Milano, inchiesta su torture al carcere Beccaria: aumenta il numero degli indagati

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Torture al carcere minorile Beccaria: nuovi indagati tra agenti e dirigenti. Gli ultimi sviluppi.

A Milano continua a far discutere il caso delle presunte torture avvenute all’interno del carcere minorile Beccaria. Le indagini, avviate a seguito di segnalazioni di maltrattamenti, hanno portato all’iscrizione di persone nel registro degli indagati, tra agenti penitenziari e altre figure coinvolte.

Torture nel carcere minorile Beccaria: dettagli sugli abusi e sulle condotte contestate

Gli episodi di violenza contestati si sarebbero protratti dal 2021 fino al marzo 2024 e includono maltrattamenti fisici e psicologici di grave entità. Le vittime, giovani detenuti spesso minorenni, avrebbero subito insulti, minacce e percosse ripetute, come calci, pugni e colpi inferti con stivali, oltre a violenze psicologiche con umiliazioni e vessazioni continue.

Alcuni detenuti sarebbero stati portati in stanze senza telecamere per essere aggrediti in gruppo, anche immobilizzati con le manette. Un episodio particolarmente grave risale a novembre 2023, quando un ragazzo di origine araba sarebbe stato colpito con cinghiate, alcune anche alle parti intime, causando sanguinamento. Nel dicembre 2022, un altro giovane sarebbe stato minacciato con frasi di morte e sottoposto a pestaggi mentre si tentava di strappargli un piercing.

Torture nel carcere minorile Beccaria: coinvolgimento delle ex direzioni e del personale sanitario

Tra gli indagati figurano inoltre le ex direttrici Cosima Buccoliero, Maria Vittoria Menenti e Raffaella Messina, come riportato da Rai News, accusate di non aver vigilato né impedito le condotte violente e umilianti perpetrate dagli agenti nei confronti dei detenuti.

L’inchiesta coinvolge anche tre operatori sanitari dell’istituto, che secondo l’accusa avrebbero redatto referti falsificati o concordati con gli agenti per nascondere le lesioni riportate dai ragazzi. Inoltre, non avrebbero mai segnalato o impedito le aggressioni di cui erano a conoscenza.

Le 33 parti offese, ex detenuti, sono chiamate a testimoniare con la formula dell’incidente probatorio per cristallizzare le loro deposizioni in vista di un possibile processo.

Milano, torture nel carcere minorile Beccaria: sale il numero degli indagati

La Procura di Milano ha ampliato a 42 il numero delle persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte torture e maltrattamenti ai danni di 33 giovani detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria.

La richiesta di incidente probatorio, firmata dalle pm Letizia Mannella, Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, evidenzia come tra gli indagati figurino circa trenta agenti della polizia penitenziaria, tre ex direttori dell’istituto e personale sanitario. Le accuse a vario titolo comprendono torture, maltrattamenti aggravati, lesioni, falso e, in un solo caso, violenza sessuale. La vicenda è iniziata con gli arresti di 13 agenti nel 2024 e otto sospensioni, ma ora la lista si è allargata in seguito a ulteriori approfondimenti.