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Morten Harket, frontman degli A-ha, rivela di avere il Parkinson: “Sono in buone mani"

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L'iconico frontman degli A-ha, Morten Harket, ha il Parkinson: “Non preoccupatevi per me"

Il suo iconico falsetto lo portò in cima alle classifiche di mezzo mondo nel 1985: si tratta di Morten Harket, frontman degli A-ha. Il cantante, simbolo degli anni Ottanta, sul sito della band ha annunciato di avere il Parkinson con una nota, scegliendo di condividere la notizia con i suoi fan più affezionati.

Morten Harket, frontman degli A-ha, è affetto da Parkinson

“Non ho avuto problemi ad accettare la diagnosi“, ha dichiarato l’artista, “ma avevo bisogno di tempo. Con il tempo, ho fatto mia la filosofia di mio padre, che ha 94 anni: Uso quello che funziona”. Inizialmente il cantante aveva deciso di mantenere privata la sua diagnosi, rivelandola solo a familiari e amici stretti: “È una malattia che ho tenuto dentro, per proteggere il mio spazio creativo“. Ora invece ha deciso di rendere pubblica la sua condizione per alleviare il suo dolore. “Tenere segreto qualcosa di così personale alla lunga pesa più che renderlo pubblico”, ha dichiarato Harket, che invita i suoi fan a non preoccuparsi, “perché sono in buone mani“. Per fronteggiare i sintomi del Parkinson, Harket si è sottoposto due interventi di neurochirurgia presso la Mayo Clinic negli Stati Uniti, dove gli sono stati impiantati elettrodi nel cervello, per alleviare alcuni sintomi della malattia. Inoltre si serve di una combinazione di farmaci, oltre ad adottare ritmi di sonno regolare e un regime alimentare attento.

“Una parte di me voleva rivelarlo”

“Una parte di me voleva rivelarlo. Come ho detto, riconoscere la diagnosi non è stato un problema per me; è il mio bisogno di pace e tranquillità per lavorare che mi ha frenato. Sto facendo del mio meglio per impedire che l’intero sistema vada in declino. È difficile trovare un equilibrio tra l’assunzione dei farmaci e la gestione dei loro effetti collaterali. C’è così tanto da valutare quando si emula il modo magistrale in cui il corpo gestisce ogni movimento complesso, o le questioni sociali e gli inviti, o la vita quotidiana in generale”, ha spiegato. Nonostante i trattamenti stiano dando ottimi risultati, non sono mancate le ricadute, e la sua voce quel falsetto che ha reso famoso, è rimasta in particolar modo colpita.

“Non mi sono mai identificato unicamente come cantante”

“Non mi sono mai identificato unicamente come cantante”, ha voluto precisare l’artista. “È una responsabilità che mi sono assunto, ma ho anche altre passioni e parti di me altrettanto importanti”. Gli altri membri della band, Paul Waaktaar-Savoy, chitarra e Magne Furuholmen, tastiere, si sono mostrati vicini al loro frontman, con un annuncio su Instagram: “È un giorno di tristi notizie per il mondo degli A-ha. Avere saputo della diagnosi di Morten da tempo non attenua la forza del colpo, né diminuisce l’impatto che ha avuto, e continuerà ad avere, su di noi, come persone e come band. I nostri pensieri sono innanzitutto rivolti a Morten e alla sua famiglia, in un momento difficile per adattarsi ai cambiamenti che questa condizione ha portato nelle loro vite”.