> > Mr. Scorsese", la vita, i segreti, i film, nel documentario su Apple TV+

Mr. Scorsese", la vita, i segreti, i film, nel documentario su Apple TV+

Roma, 15 ott. (askanews) – E’ lo straordinario ritratto di un uomo, con la sua infanzia, le sue debolezze, il suo genio, la sua perenne febbre creativa, “Mr. Scorsese”, il documentario in cinque parti diretto da Rebecca Miller, dal 17 ottobre su Apple TV+. La regista ha impiegato quasi 5 anni per realizzare questo film, che si dipana attorno a una lunga intervista in cui il regista parla con grande sincerità di sé stesso e racconta in prima persona la nascita di ognuno dei suoi capolavori.

Parallelamente le voci delle persone più vicine a lui, dagli amici di infanzia alle figlie, ai suoi “alter ego” Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, aiutano a comprendere meglio un uomo profondamente cattolico ma affascinato dal lato oscuro dell’essere umano, che tutta la vita si è interrogato, attraverso i suoi personaggi cinematografici, sulla vera natura dell’uomo.

Miller parte da filmati e fotografie di Martin bambino, della sua famiglia, di quella comunità italoamericana a New York segnata dalle leggi e dalla violenza della mafia italiana. “Ho sempre creduto che fosse importante iniziare con i suoi inizi, l’infanzia, l’ingresso nell’età adulta, perché credo che lì sia l’origine di tutto. Anche la base del suo lavoro secondo me è da ritrovare nella sua famiglia e nel quartiere dove è cresciuto”.

Quella violenza che ha visto da bambino il regista l’ha fatta rivivere nei suoi primi film, “Mean streets” e “Taxi driver”, che lo portarono alla ribalta come autore geniale e controverso ma lo condussero in uno dei momenti bui della sua vita, quando rischiò di morire per l’abuso di droghe. Fu De Niro, amico di una vita, che lo convinse a non lasciarsi andare e a dirigerlo in “Toro scatenato”, altro film in cui la rabbia è protagonista. Quella stessa rabbia che spesso si è trasformata in energia creativa nella vita del regista. Intervistata dalla Miller, Isabella Rossellini, che è stata sua moglie dal 1979 al 1982, nel documentario afferma: “Marty è un santo-peccatore, santo per le domande che si pone sul senso della vita ma peccatore perché è caduto molte volte. E’ un uomo tormentato”.

Un uomo che ha saputo toccare generi totalmente diversi, ha plasmato la sua visione artistica, ha stupito il mondo con la propria originalità, creando capolavori come “Quei bravi ragazzi”, “L’età dell’innocenza”, “Casino”, “Gang of New York”, “The Aviator”, “The Wolf of Wall Street”, “Killers of the flower moon”. “I suoi sono film sull’America, sugli Stati Uniti, sulla nostra storia. L’intero corpo del suo lavoro la racconta, nel bene e nel male”.

Oggi Scorsese ha 82 anni, continua ad avere mille progetti e, allo stesso tempo, si occupa dell’amatissima ultima moglie, Helen Morris, gravemente malata. “Io credo che stia sempre combattendo per poter riuscire a raccontare la sua prossima storia, credo che lui sia convinto che il film migliore deve ancora arrivare, non penso che si fermerà mai”.