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Nato, una fregata francese contro le minacce sottomarine

Parigi, 8 ott. (askanews) – Cacciatorpediniere americani e fregate francesi e danesi hanno scortato la portaerei americana USS Gerald R. Ford nel Mare del Nord, durante l’attività Neptune Strike 25-3 della Nato. Tra loro anche la fregata Bretagne della Marina francese ha navigato nel Mare del Nord a fine settembre con qualcosa di molto simile a un “pesce giallo” trainato da un cavo.

Si tratta in realtà di un sonar CAPTAS 4 in grado di rilevare i sottomarini, durante un’esercitazione NATO in un momento di forti tensioni tra Europa e Russia. Una volta in mare, a una certa profondità, emette un rumore che riverbererà sul fondale. Questo rumore tornerà alla barca e aiuterà a determinare se si tratta di mammiferi o di un sottomarino.

Alexis, capo settore MOLSM: “Abbiamo degli schermi e su questi schermi compaiono degli echi. Sono piccoli punti verdi. I nostri operatori sono addestrati a rilevare, in base alla forma di questi quadrati verdi, se si tratta di un sottomarino o del fondale marino”, dice Alexis, capo settore MOLSM.

La Francia partecipa a Neptune Strike con la sua fregata Bretagne, in grado di svolgere missioni antisommergibile e antiaerea. L’attività riunisce 13 Paesi NATO su tre mari diversi. È un modo per integrare tutte le forze NATO e addestrarsi in esercitazioni di alto livello.

Romain, coordinatore tattico su un elicottero NH90 Ca man della Marina Francese: “La fregata può anche lanciare armi come siluri. Può anche rilevare contatti subacquei. Ma per allargare il suo raggio d’azione ed essere più rapida in questo, usa il suo elicottero come mezzo veloce e avanzato per coprire una grande distanza”, afferma Romain, coordinatore tattico su un elicottero NH90 Ca man della Marina Francese.