Negando l’acquisto del software “spione” Pegasus a Kiev Israele avrebbe fattualmente aiutato la Russia contro l’Ucraina: I buoni rapporti fra Tel Aviv e Mosca erano già stati svelati da un’inchiesta di Guardian e Washington Post.
Inchiesta che in un certo senso motiva ancora più la decisione a suo tempo di Volodymyr Zelensky di contestare apertamente il governo israeliano durante il suo discorso al Parlamento israeliano.
L’accusa: Israele ha aiutato la Russia
Il presidente ucraino lo fece chiedendo conto del motivo per cui Tel Aviv non ha voluto dare armi all’Ucraina né applicato sanzioni ai russi. Che fra Israele e la Russia ci fossero convergenze molto strette non è una novità, ma che quella partnership abbia nuociuto a Kiev è emerso in queste ore in maniera più diretta.
In sostanza Israele si sarebbe rifiuta più volte di vendere lo spyware Pegasus, una piattaforma tecnologica capace di hackerare qualsiasi telefono cellulare, di intercettare conversazioni telefoniche e leggere messaggi di testo o visualizzare le fotografie di un utente.
Un jolly inseguito per tre anni
Per Kiev Pegasus sarebbe stato un jolly ma per tre anni i tentativi ucraini erano stati vanificati dal governo israeliano. E il gruppo NSO che realizza lo spyware non ha autonomia commerciale ma è regolamentato dal ministero della difesa israeliano, che per l’Ucraina non ha mai dato disco verde alla vendita.