Roma, 11 dic. (askanews) – La Fondazione NEST (Network for Energy Sustainable Transition) e la Fondazione MAES (Mediterranean Academy for Energy & Sustainability) hanno annunciato l’avvio di un nuovo programma internazionale volto a promuovere la diffusione della conoscenza scientifica e il trasferimento tecnologico nell’Africa Mediterranea, Sub-Sahariana e nel Medio Oriente. L’iniziativa rappresenta un passo significativo nella strategia italiana di rafforzamento del proprio ruolo nella transizione energetica globale, offrendo una piattaforma di cooperazione capace di unire ricerca avanzata, innovazione industriale e diplomazia scientifica. Abbiamo parlato con Francesco Cupertino, Presidente di Fondazione NEST:
“Il progetto NEST è il più grande progetto di ricerca mai finanziato in Italia sul tema dell’energia, che è un tema importante per il nostro paese. Sempre più quotidianamente ci rendiamo conto che tutte le attività, dall’intelligenza artificiale alle produzioni industriali hanno bisogno di energia, ma noi non ci vogliamo fermare a quello che abbiamo già realizzato, conformando centinaia di giovani ricercatori, formando nuove tecnologie, ma vogliamo provare ad allungare le nostre etiche di collaborazione, guardando soprattutto al continente africano, che nei prossimi anni vivrà una fase di crescita demografica molto importante”.
È poi intervenuto Domenico Villacci, Presidente di Fondazione MAES:
“Mettiamo a disposizione tutto il nostro networking nell’area mediterranea, africana e nell’area del golfo, sostanzialmente, dove abbiamo rapporti con diverse università, quindi lo rafforziamo e rendiamo disponibile questo networking proprio per la fondazione NEST, per questo importante progetto che loro hanno sviluppato, tra l’altro con molte università, della stessa fondazione MAES, e questo ci comporta sicuramente un’azione di sistema come paese, nel mantenere, ma anche dialogare con queste aree molto critiche e dai grandi potenziali, sostanzialmente, e per mantenere anche una alta leadership italiana a livello internazionale”.
L’iniziativa risponde alla crescente domanda, proveniente dai Paesi del Mediterraneo allargato, di soluzioni energetiche integrate, formazione avanzata e strumenti tecnologici adatti ai contesti emergenti, anche in vista degli impegni internazionali in materia di climate action e sicurezza energetica.