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Il gesto inatteso di Netanyahu durante l’incontro con Trump: telefonata e scuse ufficiali

netanyahu trump

Qatar ed Emirati protagonisti nella mediazione tra Israele e Hamas mentre Netanyahu e Trump trattano alla Casa Bianca.

Un gesto inatteso di Benjamin Netanyahu durante l’incontro con Donald Trump ha fatto rapidamente il giro dei media, suscitando stupore e curiosità. Dietro quell’atto clamoroso si celano retroscena sorprendenti, tra telefonate concitate e scuse immediate, che rivelano le tensioni e le dinamiche diplomatiche del momento. Ecco cosa è realmente accaduto dietro le quinte di questo episodio che ha catturato l’attenzione internazionale.

Netanyahu: mediazione qatariota e piano di pace di Trump

Funzionari del Qatar, impegnati da tempo nella mediazione per la cessazione del conflitto nella Striscia di Gaza, avrebbero assicurato a Donald Trump e ad altri Paesi arabi di poter convincere Hamas ad accettare un accordo che preveda la smilitarizzazione del gruppo. Prima del faccia a faccia alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, Trump avrebbe parlato con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, e un consigliere qatariota sarebbe stato presente a Washington per facilitare il dialogo.

Il piano statunitense, articolato in 21 punti, prevederebbe la fine immediata delle ostilità, un ritiro graduale delle forze israeliane e la liberazione degli ostaggi entro 48 ore dal cessate il fuoco.

Taher al-Nunu, alto funzionario di Hamas, ha chiarito che il gruppo non ha partecipato a negoziati diretti o indiretti sul piano americano, conoscendone i dettagli solo attraverso i media. Tuttavia, ha confermato la disponibilità di Hamas a liberare gli ostaggi nell’ambito di un accordo globale che ponga fine alla guerra e preveda il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza. La Casa Bianca ha indicato che Israele e Hamas sarebbero “molto vicini” a un’intesa quadro, anche grazie alla mediazione qatariota.

Netanyahu, il clamoroso gesto durante l’incontro con Trump: i retroscena sulla telefonata e le scuse

Durante l’incontro con Trump, Netanyahu ha telefonato il premier del Qatar per esprimere rammarico per il raid israeliano del 9 settembre a Doha, che ha causato la morte di una guardia di sicurezza qatariota. Le scuse erano considerate essenziali dal Qatar per riprendere i negoziati con Hamas. Parallelamente, gli Emirati Arabi Uniti esercitano pressioni su Netanyahu affinché accetti il piano di pace statunitense e rinunci all’annessione della Cisgiordania, sottolineando che l’annessione comprometta la normalizzazione dei rapporti di Israele con altri Paesi arabi e musulmani.