> > Nuove rivelazioni sull'impronta di Andrea Sempio nel caso Chiara Poggi

Nuove rivelazioni sull'impronta di Andrea Sempio nel caso Chiara Poggi

Impronta di Andrea Sempio legata al caso Chiara Poggi

L'analisi dell'impronta 33 riaccende il dibattito sulle indagini per l'omicidio di Chiara Poggi.

Un’impronta che fa discutere

Recentemente, l’attenzione si è concentrata sull’impronta 33, attribuita al palmo destro di Andrea Sempio, rinvenuta sulle scale della villetta di Garlasco, dove fu trovato il corpo di Chiara Poggi. Il procuratore della Repubblica di Pavia, Fabio Napoleone, ha confermato l’analisi dell’impronta, evidenziando l’uso di tecnologie avanzate per l’identificazione.

Tuttavia, la questione è tutt’altro che chiara e solleva interrogativi sulla sua reale importanza nel contesto delle indagini.

Le dichiarazioni degli avvocati

Gian Luigi Tizzoni, legale dei genitori di Chiara, ha messo in dubbio l’affidabilità dell’impronta, sostenendo che non è così decisiva come viene presentata. Secondo Tizzoni, l’assenza di sangue e la vicinanza all’impronta di Marco Poggi, amico di Sempio, suggeriscono che entrambi potrebbero aver frequentato spesso quelle scale. Inoltre, il legale ha sottolineato che la traccia dell’unica scarpa dell’assassino, con suola a pallini e numero 42, non prosegue oltre il secondo scalino, lasciando spazio a interpretazioni alternative.

Analisi tecniche e sviluppi futuri

Le indagini continuano, con gli inquirenti che hanno richiesto ulteriori analisi tecniche per determinare il numero della suola dell’impronta. Questo è cruciale, poiché il numero 42 corrisponde a quello di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara, attualmente in carcere, mentre Sempio indosserebbe una misura 44. La Procura ha anche chiarito che l’impronta 33 è stata evidenziata tramite un trattamento con ninidrina, un reagente chimico, otto giorni dopo l’omicidio. Tuttavia, la parte dell’impronta asportata dal muro ha complicato ulteriormente le indagini.

Il contesto delle indagini

Il caso di Chiara Poggi ha suscitato un ampio interesse mediatico e pubblico, con molteplici colpi di scena e sviluppi. La Procura ha dovuto affrontare imprecisioni e inesattezze diffuse dai media, cercando di mantenere la trasparenza nel processo investigativo. L’attribuzione dell’impronta a Sempio, già indagato e archiviato in precedenza, riapre vecchie ferite e alimenta il dibattito sull’efficacia delle indagini condotte fino ad ora.